Occorre soffermarsi ancora una volta sulla questione che ha visto protagonista Iliad di recente, considerando quanto vi abbiamo riportato pochi giorni fa sulle nostre pagine a proposito di uno spot bloccato dal Giurì. C’erano pochi dubbi sul fatto che dietro questa scelta ci fosse lo zampino di Wind Tre, ma oggi 13 dicembre possiamo andare più a fondo, così da scoprire in cosa avrebbe sbagliato la compagnia telefonica francese colpita da questo provvedimento. Proviamo ad andare con ordine.
Iliad denigra implicitamente i propri concorrenti
Stando alle motivazioni riportate anche dai colleghi di Mondomobileweb, Iliad ha parlato di aspetti temporali relativi alla propria offerta, concentrandosi su concetti come “per sempre” e “per davvero“. In questo modo, sarebbe stato lanciato un messaggio implicito per gli spettatori, secondo cui gli altri operatori non agirebbero con altrettanta trasparenza. Concetto, questo, che evidentemente non è andato giù a Wind Tre, così come a Vodafone da quello che mi risulta.
Il 98% degli utenti Iliad soddisfatti del servizio
L’altro grande punto riguarda poi il 98% degli utenti, che a detta dello stesso operatore si riterrebbe soddisfatto del servizio offerto. Questione delicata, anche perché tale slogan rimanda ad una pagina di AGCOM che in realtà risulta non raggiungibile. Insomma, a detta dei concorrenti di Iliad, ad oggi non ci sarebbero prove sufficienti per sostenere un concetto del genere, al punto che l’operatore in queste ore ha dovuto rilanciare il suddetto spot integrando le modifiche che erano state imposte. La questione della pagina AGCOM, non a caso, sarebbe stata ammessa dalla stessa azienda.
Insomma, ora abbiamo le idee più chiare sui problemi avuti da Iliad, al punto che l’operatore non ha mostrato grandi resistenze una volta preso atto delle motivazioni ufficiali che hanno portato alla sospensione del tanto discusso spot di cui tutti parlano.