Freddie Highmore è pronto ad appendere al chiodo il camice di The Good Doctor per vestire quelli di detective in Leonardo. La nuova serie Rai prende forma e ancora non sappiamo bene se è una cosa positiva oppure no. Chi si aspetta una serie in stile I Medici si sbagliava e di grosso visto che la nuova produzione internazionale metterà al centro proprio Leonardo Da Vinci e il suo genio analizzando in ogni puntata una delle sue grandi opere ma solo perché un detective sarà alla ricerca di indizi importanti per metterlo in manette. Proprio qui entra in gioco Freddie Highmore chiamato ad interpretare Stefano Giraldi un personaggio studiato ad hoc per la serie e che sarà un detective su cui è costruita la narrazione.
Sarà proprio il personaggio di Freddie Highmore a portare il pubblico a conoscere Leonardo, che sarà interpretato da un altro attore noto al popolo delle serie tv ovvero Aidan Turner, e ad analizzare le sue opere proprio mentre vanno avanti le sue indagini su un omicidio che vede il genio tra i sospettati. Per questo si scaverà a fondo nel suo passato tra impulsi, sessualità e genialità. Il detective Stefano Giraldi si troverà ad occuparsi del caso partendo proprio dal genio italiano di cui, secondo quanto riferito da Highmore, non è un grande ammiratore. Proprio i due avranno un conflitto psicologico di tutto rispetto e questo significa che vedremo spesso insieme, uno contro l’altro, lo stesso Highmore e l’amato Poldark. Chi la spunterà alla fine?
L’attore di The Good Doctor si è unito al progetto anche come produttore con la sua Alfresco Pictures, società parte del gruppo Sony, insieme a Lux Vide e Big Light Productions di Spotnitz. Proprio Frank Spotnitz, creatore della serie, ha raccontato:
“Mettere insieme il personaggio di Leonardo è una tra le sfide più affascinanti ed entusiasmanti della mia carriera, è complicato pensare come un uomo così sia potuto esistere”.
A lui si unisce Freddie Highmore che a Deadline ha spiegato:
“La presenza della società è perfetta per la tipologia di storie che vogliamo raccontare, verranno fuori dettagli che non tutti conoscono […] vederlo come un figlio illegittimo, un uomo gay, un emarginato della società. Ma nella sceneggiatura di Frank e Steve non c’è solo la banale conclusione ‘oh poverino è un’anima artistica, tormentata, dobbiamo comprenderlo’ ma anche molto altro…Raccontare oggi Leonardo è un po’ anche mostrare quali conseguenze possa avere su una persona dare una certa definizione di quello che deve essere un uomo”.