C’è una nuova tegola per Iliad da prendere in considerazione oggi 11 novembre, almeno per quanto riguarda il discorso copertura. Dopo lo studio che ho portato alla vostra attenzione pochi giorni fa, con il quale abbiamo preso atto da un lato dei passi in avanti fatti dalla compagnia telefonica sotto questo punto di vista, ma dall’altro anche delle regioni ad oggi escluse da questi discorsi, bisogna concentrarsi sul tema 5G. Come stanno le cose per il brand francese sotto questo punto di vista? Proviamo capirlo insieme.
Gli ultimi problemi Iliad provenienti da Bologna
A tal proposito, oggi è importante analizzare alcune segnalazioni che arrivando direttamente da Bologna per Iliad, almeno stando ad alcune notizie riportate da una fonte come Universo Free. Tutto nasce con la decisione piuttosto sorprendente da parte del Comune di Bologna, che in un primo momento aveva deciso di rifiutare una richiesta da parte di Iliad, in merito alla possibilità di portare a termina la riconfigurazione di alcune antenne di telefonia. L’intento era quello di avviare tutti i discorsi del caso in termini di infrastrutture per il 5G.
C’è stato poi il conseguente ricorso al TAR da parte di Iliad, ma a quanto pare di recente il Tribunale ha deciso di dare ragione all’amministrazione, complicando non poco i piani della compagnia telefonica come si può facilmente immaginare. Il dettaglio preoccupante per l’operatore, in questo frangente, consiste nel fatto che la sua richiesta fosse stata quella di procedere con una riconfigurazione di alcune antenne per il 5G su frequenza 700 MHz.
Sostanzialmente, non si trattava di installare nuovi impianti, ma solo di dare inizio ai lavori di riconversione di quelli che risultano essere già presenti sul territorio. Aspetti che lasciano intendere quanto sarà tortuoso il cammino di Iliad nel cercare la propria indipendenza in un mondo come quello del 5G. Che ne pensate?
trovo allucinante che noi tutti cittadini siamo considerati cavie da esperimenti solo per profitti economici di multinazionali di telefonia,senza che vi sia nessuno studio”INDIPENDENTE” sugli effetti di questa esposizione 24su24 a questa tecnologia,gia il 2/3/4g ha effetti dannosi sulla nostra salute, questo non è progresso,per me è lenta estinzione di massa,nessuno è contro il progresso ma in questo caso ritengo doveroso applicare il”principio di precauzione”e anche la nostra “Costituzione” che mette al primo posto la salute di tutti. Io e mia figlia non vogliamo piu essere “Cavie” e chiediamo una moratoria subito per il 5G,in attesa di approfonditi studi.
Trovo assurdo che lo stato abbia preso i soldi per le frequenze