In questo autunno le ricariche Vodafone, TIM, Wind Tre nei tagli minimi di 5 e 10 euro stanno lasciando davvero l’amaro in bocca a molti clienti perché con 1 euro di credito in meno, valido per regalare GB di connessione aggiuntiva a chi in realtà non li ha mai richiesta. La strategia commerciale di certo non legittima è al momento sotto osservazione dell’AGCOM che potrebbe intervenire sulla pratica palesemente scorretta. In attesa che l’agenzia esponga il suo parere, tuttavia, quello del concorrente Iliad potrebbe fare decisamente più male di qualche multa.
Benedetto Levi, giovanissimo AD di Iliad Italia con il suo solito sarcasmo, ha detto la sua proprio sull’operato dei rivali In un tweet condiviso solo poche ore fa: l’imprenditore ironizza sul fatto che dopo le ricariche Voidafone e TIM anche quelle Wind Tre ora sono decurtare del credito di 1 euro in nome di un pacchetto dati per nulla richiesto e dunque inutile. Dal suo profilo social, insomma, Levi si erge ancora una volta a paladino dei diritti degli utenti che non devono essere in alcun modo raggirati con qualche costo nascosto.
Come riportato nei giorni scorsi, la copertura di rete Iliad sul territorio nazionale non è ancora così vasta in molte aree geografiche. I problemi di segnale in alcune zone non sono affatto scomparsi a distanza di quasi 1 anno e mezzo dal lancio. Eppure le promesse di azzerare costi nascosti sono stati finore mantenuti e la strategia poco lungimirante dei colleghi potrebbe portare acqua al nuovo mulino. Levi non può fare a meno di sottolinearlo e dunque, molto più di qualche probabile multa AGCOM, gli operatori storici italiani farebbero bene a temere la cattiva pubblicità dell’ultimo vettore arrivato in Italia. D’altronde la comparativa, dal punto di vista della legittimità di determinati comportamenti, è davvero impari. La vecchia guardia non può di certo ergersi a tutela dei diritti dei clienti nel caso specifico e pure per le ricorrenti rimodulazioni.