Ci sono treni che passano raramente nella vita, ma può anche accadere che due di essi passino nello stesso momento, a distanza ravvicinata, e si debba scegliere al volo quale prendere: è quello che è successo all’attore Javier Gutiérrez, che avrebbe potuto impersonare Il Professore de La Casa di Carta, ma ha rinunciato al ruolo perché già impegnato in un altro film in cui credeva moltissimo.
Oggi sembra impossibile immaginare Il Professore de La Casa di Carta senza lo sguardo di Alvaro Morte, eppure inizialmente il ruolo era stato proposto a Javier Gutiérrez, uno degli attori spagnoli più stimati e ricercati della scena nazionale. Vincitore di due Premi Goya come miglior attore protagonista per La isla mínima e Il movente, apparso anche sul piccolo schermo in Vergüenza, oggi è considerato in Spagna uno degli interpreti più talentuosi della sua generazione.
Nel 2016 si è ritrovato a dover scegliere tra due progetti molto promettenti, che si sarebbero rivelati entrambi dei grandi successi: quando Gutiérrez ha ricevuto la sceneggiatura di Campeones (titolo internazionale Champions) ha subito accettato di prendere parte al film, che si è poi affermato come uno dei maggiori incassi nella storia del cinema spagnolo finora, con oltre 20 milioni al box office.
Poco dopo, quando aveva già accettato il ruolo del protagonista del film di Javier Fesser, è arrivata la proposta di interpretare Il Professore de La Casa di Carta, la mente della spettacolare rapina alla Zecca di Spagna al centro della trama della serie di Antena 3. All’epoca non era previsto che La Casa de Papel superasse i confini nazionali, visto che la messa in onda era destinata alla tv generalista spagnola. Poi, quando è arrivata la distribuzione su Netflix, immediatamente la serie si è convertita nel format in lingua spagnola più visto al mondo. Ma allora, dovendo scegliere tra un film che sentiva di dover fare e una serie che sulla carta non era certo (ancora) il fenomeno mondiale da cinque stagioni che è oggi, Gutiérrez ha scelto il primo progetto, restando sul set di Champions e rifiutando il ruolo del Professore, poi affidato ad Alvaro Morte.
L’attore ne ha parlato in un’intervista a El País, dicendosi comunque soddisfatto della scelta fatta, perché la decisione di sposare il progetto di Champions ha avuto anche una valenza personale per Gutiérrez
Javier Fesser aveva così tanta fiducia in me che ho rinunciato a recitare ne La Casa di Carta per questo film. Il mio impegno andava oltre il lavoro. Ho un figlio con disabilità e Champions è un film che ho dovuto fare assolutamente, indipendentemente dall’esito delle critiche e del botteghino.
Il film che racconta la storia di un allenatore di una squadra pallacanestro composta da persone disabili (ispirata alla vera storia del team di basket Burjassot Aderes, che ha vinto dodici campionati in Spagna tra il 1999 e il 2014) è stato poi un successo su entrambi i fronti, sia commercialmente che per l’accoglienza entusiasta della critica. Il film è stato perfino scelto per rappresentare la Spagna nella 91a edizione degli Oscar nella categoria Miglior film non di lingua inglese.
Gutiérrez è ora impegnato sul set della terza stagione della serie spagnola Estoy Vivo. Inevitabile chiedersi oggi, però, come sarebbe stata la serie Netflix con un altro protagonista nei panni del Professore. Di sicuro, per il ruolo che gli ha cambiato la vita imprimendo una svolta alla sua carriera, Alvaro Morte ringrazia.
E menomale che ha lasciato il posto a Alvaro Morte, come avremmo fatto senza l’affascinante e talentuoso Professore? ?