Voglio Essere Tua di Giordana Angi è la consacrazione di un’artista verace e profonda (recensione)

Le tinte noir con esplorazioni reggae, funk, soul e rock ci mostrano tutte le capacità di un talento indiscutibile


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Con Voglio Essere Tua di Giordana Angi la porta si apre definitivamente. Al di là del mondo dei talent, era già stato un piacere ascoltare Casa e il diletto si rinnova con questo disco. 10 tracce assortite e compatte, nelle quali la giovane voce italo-francese si muove con l’abilità di chi sa cambiare contenitore dignitosamente e senza strafare, dimostrando un talento che non è ostentazione ma un manifesto di capacità oggettive.

In questi giorni è in corso il suo instore tour con firmacopie. Giordana è un’artista viscerale e sincera, autrice di quasi tutti i suoi pezzi ma anche per altri artisti, come fieramente ricordiamo quando si parla di Accetto Miracoli e Buona (Cattiva) Sorte di Tiziano Ferro, ma con la voce più famosa di Latina ha firmato altri due brani del nuovo album. A questo giro, Giordana ha collaborato nuovamente con il produttore Carlo Avarello e il risultato è un prontuario di sentimento, rabbia, sensualità, emozione e turbamento.

Ce ne aveva parlato in un’intervista, e a cuore aperto ci aveva raccontato che il titolo del disco nasce prima del disco stesso, una frase d’amore che l’artista rivolge alla persona che ama. Se ci aspettiamo che l’amore si declini nel solo linguaggio della ballata pop mainstream, però, siamo fuori strada. Voglio Essere Tua di Giordana Angi è pop, rock, funk, reggae e per nulla scontato.

Lo avevamo notato con il singolo Stringimi Più Forte: si parla d’amore, è vero, ma ci ritroviamo un brano in cui sentimento ed energia convolano a nozze, grazie soprattutto al caratteristico timbro di Giordana Angi così intenso come la musica italiana e così profondo e ruvido come il mondo black.

Oltre Mare apre il disco con note ed effetti onirici, quasi una volontà di riprodurre il suono ovattato percepito da chi vive sott’acqua. A sorpresa troviamo l’amico e collega Alberto Urso e i due artisti, insieme, cantano il rifugio che il proprio amore diventa in un mondo in cui il tempo e la storia uccidono ancora.

Le 4 Milano è il racconto malinconico di una notte insonne trascorsa in un albergo, riversato su un pop deciso nel quale l’artista si chiede dove sia il suo profumo, e per scacciare quel senso di solitudine decide di inviare un messaggio all’oggetto dei suoi pensieri. Con la stessa intensità scopriamo la title-track, un’espressione che può tradursi con un sorriso felice leggermente inumidito da una lacrima di commozione. Voglio Essere Tua è una deliberata canzone d’amore, una lettera convertita in musica in cui la giovane artista si sente libera di mettere a nudo il suo cuore. Dopo il recitato iniziale si fa spazio il cantato, un crescendo di passione che culmina nel raschiato del ritornello.

Audace e dinamica è Ti Vorrei Adesso, un soul orchestrato con fiati dai quali echeggiano gli anni d’oro della Motown, con quell’ingrediente sonoro e l’inserto in francese che fanno molto spy-story con tinte pulp, ma il pezzo che in assoluto crea la giusta maggiorazione di groove è Lola, puro funk spavaldo, lento ma adrenalinico come accadeva in Funky Monks dei Red Hot Chili Peppers ma anche nel nostrano Sugar Fornaciari più brioso.

Sempre Pronti A Giudicare, firmata insieme a Carlo Avarello, Principe e Manuel Finotti, è una ballata in 6/8 amara e sofferta. Il pianoforte si sposa col graffiato di Giordana, una peculiarità che ci fa ritornare sui parallelismi con Mia Martini per quella coniugazione tra dolore e rabbia. Ci asciughiamo gli occhi con Paura Di Morire Non Ne Ho, che tinge di reggae un album che funziona sempre di più. Gli accenti sul charleston alla Copeland e il delay che strizza l’occhio al dub colorano vivacemente un testo che racconta il carpe diem, la volontà di vivere ogni giornata al massimo.

400 Proiettili è probabilmente l’episodio più intenso del disco. Giordana Angi mette da parte l’artiglieria e si sbottona in un r’n’b profondo, dalle dinamiche vicine al cantautorato per la metrica libera che racconta quanto una coltellata al cuore possa far più male di 400 proiettili nel petto. Noir, amara e crepuscolare, 400 Proiettili cede il posto a Encore, il secondo episodio internazionale del disco che si chiude con l’artista che canta in francese.

Con Encore impariamo che la giovane cantante di Aprilia sa dimostrare anche eleganza, un additivo che al talento non deve mai mancare. Voglio Essere Tua di Giordana Angi è la consacrazione di un’artista che sa disegnare il suo mondo ora con taglio ironico e ora con dolore, ma sempre con sincerità, perché quest’ultima è percepibile in ogni sillaba del suo canto.