Potrebbe esserci una tassa sulle SIM telefoniche ricaricabili? Stando a quanto riportato da ‘ilmessaggero.it‘, non è detto che l’ipotesi non venga presa in considerazione nella legge di bilancio (il discorso dovrebbe essere limitato ai clienti che hanno sottoscritto un contratto business). Ne ha parlato Vito Vitale, segretario generale della Fistel Cisl, affermando che va profilandosi l’idea di una tassa sulle SIM telefoniche che andrebbe ad impattare le piccole, medie e grandi aziende. L’imposta genererebbe introiti per circa un miliardo di euro, destinati alle casse dello Stato.
Chiaro che una soluzione del genere colpirebbe il settore delle telecomunicazioni, che, a detta di molti sindacalisti, dovrebbe essere aiutato, e non essere soggetto a tassazione. Si è schierato dalla parte dei contrari alla tassa sulle SIM telefoniche anche Fabrizio Solari, segretario della Slc Cgil, che, stando al suo pensiero, ostacolerebbe lo sviluppo dell’economia italiana. La pensa pressoché allo stesso modo anche Laura Castelli: il Vice Ministro all’Economia si è mostrata molto preoccupata dell’eventualità, soprattutto per i risvolti che una soluzione di questo genere avrebbe sui consumatori e sul settore in generale. Ai vari no si è aggiunto anche quello del Ministero dello Sviluppo Economico.
Immaginiamo che il Governo continuerà a varare l’ipotesi di imporre una tassa sulle SIM telefoniche, a prescindere da tutto il vociare che si è già creato intorno. Non sappiamo se la Manovra finanziaria prevedrà mai un tributo del genere, né se potrebbe o meno aiutare a migliorare le condizioni attuali. Il dibattito è stato aperto, nello stupore generale e tra mille preoccupazioni da parte delle figure sopra citate e di tante altre di cui non abbiamo fatto menzione (non per mancanza di volontà o di importanza, ma non evitare di dilungarci troppo). Adesso siamo proprio curiosi di sapere come la pensate voi, e come prendereste, eventualmente, una svolta di questo tipo.