Ginger Baker dei Cream è morto ieri, 6 ottobre, dopo un ricovero improvviso dovuto al presentarsi di gravi condizioni di salute. Aveva 80 anni. L’annuncio è stato dato dallo stesso staff del batterista con un post pubblicato alle 12:03 sui canali social:
Siamo molto tristi nell’annunciare che Ginger si è spento serenamente stamattina. Grazie a tutti coloro che hanno speso parole d’affetto nelle scorse settimane.
Con Ginger Baker scompare il secondo elemento dei Cream dopo la morte del bassista Jack Bruce nel 2014. La band di Sunshine Of Your Love capitanata da Eric Clapton rimase sulla scena dal 1966 al 1968 e influenzò buona parte della corrente rock degli anni successivi, e si distinse per essere il primo power trio della storia della musica.
Nelle ore successive si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio da parte degli artisti, specialmente dal mondo dei batteristi. L’ex Beatles Ringo Starr, per esempio, sui suoi profili social ha scritto: “Dio benedica Ginger Baker, musicista selvaggio e innovativo. Batterista. Pace e amore alla sua famiglia”, seguito da Paul McCartney che indica l’amico e collega come “ragazzo adorabile e selvaggio” e ricorda quella volta in cui registrò la canzone Picasso’s Last Words per l’album Band On The Run (1973) negli ARC Studios di proprietà di Baker.
Flea dei Red Hot Chili Peppers dedica al musicista scomparso il suo ricordo commosso: “Nel suo modo di suonare c’era tanta libertà. Un uomo selvaggio. I ritmi che abbiamo ascoltato in tutte le nostre vite li ha rubati dal cielo. Riposa in pace, Ginger Baker”. Sentito è anche il messaggio di Mick Jagger, che lo ricorda come batterista innovativo e riporta alla memoria quella volta in cui suonarono insieme al Blues Incorporated di Alexis Korner.
John Densmore dei Doors scrive: “Una forza della natura. Ginger Baker ha abbattuto il muro (con riferimento al titolo della hit Break On Through). Emblematico nella sua influenza, ho inserito due linee del suo reverse-beat in Hello, I Love You” e Steve Winwood si unisce al cordoglio con una lunga dedica pubblicata sul suo sito ufficiale:
Una perdita anche per il suo contributo alla musica. Era ben radicato nel jazz fin dall’inizio, e in seguito è riuscito a combinare questo genere con la musica africana e il rock per creare il suo stile inimitabile.
L’affetto più accorato arriva dalla famiglia dell’ex Cream scomparso Jack Bruce, che in un tweet: “Ginger era come il fratello maggiore di Jack e la loro chimica era qualcosa di spettacolare”.
Con Ginger Baker dei Cream si spegne per sempre uno dei musicisti più influenti dell’esplosione rock degli anni ’60, ma per dirla come Paul McCartney: “Il suo ricordo non morirà mai”.