Il Commissariato di Polizia Postale è appena intervenuto sul sito delle Poste, naturalmente non quello ufficiale e originale ma un secondo che, in questo mese di settembre che volge a conclusione, è nato per trovare giovamento dalla situazione di caos nata per i servizi online via app e web dell’istituto. Per fortuna la trappola è stata ora scoperta e resa innocua ma nel frattempo molte sono state le vittime del raggiro.
Un passo indietro, per chi si fosse perso qualche puntata del racconto nelle ultime settimane. Il reale sito delle Poste come la specifica app dei servizi BancoPosta e PostepPay hanno subito, a partire dal 12 settembre ma anche un po’ prima, dei malfunzionamenti davvero significativi. Gli strumenti online, in effetti, sono stati rivisti per essere adeguati alle nuove normative di sicurezza europee con validazione delle operazioni in app e altri cambiamenti vistosi. Il nuovo corso ha scatenato tanti errori e veri e propri down. Della situazione, in effetti, hanno approfittato e non poco dei truffatori che hanno cominciato ad inviare SMS o a contattare via Facebook Messenger ignari clienti, convinti di parlare con la assistenza delle Poste. L’invito dei malintenzionati era appunto quello di andare su un sito, in tutto e per tutto identico a quello originale, e accedere ad una area riservata con i propri dati.
Inutile dire che in molti sono caduti in trappola ma la Polizia Postale, come comunicato in una nota odierna, ha provveduto abbastanza tempestivamente alla chiusura del sito farlocco. Coloro che sono, nel frattempo, incorsi nel raggiro, faranno bene a contattare proprio il Commissariato di PS Online per verificare la loro situazioni. Per tutti gli altri fortunati non rimasti irretiti dalla trappola, il consiglio resta sempre lo stesso: diffidare da operatori che chiedono via mail, SMS o chat i dati personali. Nessun dipendente delle Poste lo farà mai per politica aziendale.