Approda a Napoli la mostra collettiva “Obsolete & Discontinued” nello spazio espositivo dei Magazzini Fotografici localizzato nell’antico Palazzo Caracciolo D’Avellino del Decumano superiore. Si potrà visitare dal 20 settembre, giorno dell’inaugurazione, fino al 3 novembre. La mostra nasce da un’idea del fotografo e noto stampatore inglese Mike Crawford e coinvolge 50 grandi nomi della fotografia internazionale. Allestita per la prima volta in Italia, offre l’occasione per fare un tuffo nelle immagini fotografiche analogiche di un tempo e in tutto quel materiale e di tecnologie ormai fuori produzione. Ma si sa: tutto quello che sa di antico ed è considerato prezioso, conserva intatto il suo fascino e trova appassionati che continuamente restituiscono la vita ad oggetti e strumenti fotografici che hanno fatto e documentato, per oltre cent’anni, la storia del mondo attraverso le immagini scattate con strumentazioni fotografiche analogiche. Una vera macchina del tempo dunque per i tanti estimatori e gli appassionati di materiali fotografici che saranno proiettati in un percorso contraddistinto da quella tecnologia.
Una originale mostra che parte da un progetto collettivo e si basa su un immenso patrimonio fotografico appartenuto a Bret Sampson, artista, fotografo ed insegnante d’arte di Londra. Cinque anni dopo la sua morte, il nipote David Yate ha donato l’intero contenuto, ritenuto di “scarto” secondo i canoni della datazione dei prodotti, proveniente dalla camera oscura dello zio. “Quello che Mike Crawford riceve in regalo è una grossa quantità di carta e film fotografici obsoleti – scrivono i curatori della mostra – tra cui numerose scatole e pacchetti, la maggior parte dei quali vecchi oltre i 20-30 anni. Andati da molto tempo fuori produzione, erano destinati solo al macero. La carta fotografica, che ha una durata di conservazione solitamente limitata, è stata invece “salvata” da Crawford e testata con cautela. Con grande sorpresa ha scoperto che le carte che sembravano inutilizzabili e degradate, risultavano sorprendentemente ancora adatte alle tecniche di stampa moderne”.
Risultati importanti che hanno favorito la nascita del progetto Obsolete&Discontinued. Per questo Crawford ha chiamato a raccolta 50 esperti autori/stampatori provenienti da tutto il mondo, donando loro “la possibilità ed il brivido di essere, in alcuni casi, gli ultimi autori al mondo ad utilizzare certi tipi di carte oramai impossibili da reperire”. Gli autori hanno liberamente fatto ricorso all’utilizzo delle tecniche e dei soggetti da ritrarre. Le opere sono state sviluppate con i processi di stampa più disparati come ad esempio la gelatina d’argento, la litografia, il collodio, il pinhole (che utilizza la carta come un negativo) e tante altre tecniche ibride analogico-digitali.
Ciò che ne è venuto fuori è un affascinante progetto che esalta e, ancora una volta, considera e riutilizza a tutto tondo il potenziale unico della fotografia analogica e impone una riflessione sul concetto di “obsoleto”. Tra i fotografi partecipanti si segnala Brian Griffin, icona del mondo fotografico Pop, conosciuto in tutto il mondo per le sue sperimentazioni e le cover delle più famose star della musica del momento come i Depeche Mode , Iggy Pop, Brian Eno. Ma sono tantissimi i fotografi coinvolti, ne citiamo solo alcuni: Melanie King, Jaden Hastings, Yaz Norris, Joan Teixidor ,Angela Easterling, Peter Moseley, Tina Rowe, Helen Nias, Andrew Whittle, Brian Griffin, Robin Gillanders, Hiro Matsuoka, Gabriela Mazowiecka….
La mostra a Napoli, è stata possibile grazie alla fotografa Yvonne De Rosa, direttrice artistica e fondatrice dell’APS Magazzini Fotografici. Spazio e associazione che si propongono la divulgazione dell’arte della fotografia per la promozione di un dialogo e di uno scambio interculturale.