A riprese ormai finite, in attesa che arrivi l’annuncio del debutto della quarta stagione, Alvaro Morte de La Casa di Carta è stato oggetto di un rumor che ha voluto commentare in prima persona.
Negli ultimi giorni si era diffuso in rete il sospetto che l’attore avesse lasciato il cast de La Casa di Carta e il dubbio che la serie perdesse il suo protagonista nel corso della quarta stagione.
In realtà Morte – interprete dell’ormai iconico Professore, ideatore delle due rapine alla Zecca di Stato e alla Banca Centrale di Spagna nella serie spagnola di Netflix – ha partecipato negli ultimi mesi alle riprese della quarta stagione, che sono proseguite in continuità con quelle della terza uscita lo scorso luglio (qui la nostra recensione).
Morte aveva salutato la produzione a fine riprese, così come ha fatto l’interprete di Berlino, ma non ha mai annunciato le sue intenzioni rispetto ad una eventuale – e probabile – prosecuzione della serie. L’attrice Itziar Ituño, interprete dell’ex poliziotta Raquel, ha infatti auspicato un rinnovo de La Casa di Carta per la quinta stagione.
In attesa di capire quale sarà il destino di questa serie che avrebbe dovuto concludersi già con la sua seconda parte, iniziano a diffondersi rumors sui protagonisti: il sito spagnolo Rod Zoom ha lanciato la voce di un possibile addio da parte del protagonista, dando Alvaro Morte de La Casa di Carta come ormai prossimo alla dipartita per dedicarsi ad altri progetti. Ma quando la presunta notizia è arrivata al diretto interessato attraverso la segnalazione di un utente via Twitter, l’attore ha voluto smentirla in modo secco.
“FALSO” ha commentato l’interprete del Professore, condividendo il messaggio in questione (ora cancellato e non più disponibile) e bollando i rumors come banali fake news.
Se La Casa di Carta dovesse essere rinnovata da Netflix per una quinta stagione come suggerito dalla Ituño, dunque, non dovrebbero esserci dubbi sulla permanenza di Morte nel cast. D’altronde sarebbe impossibile pensare alla banda di rapinatori in tuta rossa e maschera di Dalì senza il loro leader, la mente del gruppo e l’ispiratore visionario della ribellione contro il sistema politico-finanziario simboleggiato dalle banche. A meno di non provocarne la morte in scena per giustificare la sua assenza. Ma Morte sembra perfettamente a suo agio in questa interpretazione che dopo tanti piccoli ruoli lo ha consacrato sulla scena mondiale e ha impresso la svolta definitiva alla sua carriera. Nessun addio all’orizzonte, quindi, almeno per ora.