Per l’arrivo di Seinfeld su Netflix bisognerà attendere più di un anno, ma la notizia è comunque entusiasmante: il gigante dello streaming ha acquistato i diritti per la trasmissione globale di tutti i 180 episodi della sitcom considerata pionieristica del genere.
L’accordo della durata di cinque anni, che decorrerà dal 2021, è stato siglato tra Netflix e Sony Pictures Television, che controlla i diritti di distribuzione della serie NBC. Attualmente è Hulu a controllare i diritti di streaming Seinfeld negli Stati Uniti, mentre Amazon distribuisce la serie a livello internazionale, ma alla scadenza dell’accordo nel 2021 subentrerà Netflix come nuovo distributore. Secondo Variety, Hulu paga 875.000 dollari per episodio, 160 milioni all’anno per avere i diritti di trasmissione in streaming della serie in America.
Mike Hopkins, presidente della Sony Pictures Television, ha annunciato così il nuovo accordo.
Seinfeld è uno spettacolo unico nel suo genere, iconico, che definisce la cultura. Ora, 30 anni dopo il suo debutto, Seinfeld rimane al centro della scena. Siamo entusiasti di collaborare con Netflix per portare questa amata serie agli attuali fan e al nuovo pubblico in tutto il mondo.
L’annuncio arriva in un momento particolare per Netflix, che si prepara a perdere nei prossimi anni un gran numero di contenuti visto che molte emittenti e società dell’audiovisivo lanceranno prossimamente i propri servizi di streaming autonomi, da quello di Disney in arrivo a novembre a quello di NBC Universal, da HBO Max a WarnerMedia che trasmetterà in esclusiva Friends togliendolo al catalogo Netflix.
Vincitrice di ben 10 Emmy Awards e 3 Golden Globe, la serie creata da Jerry Seinfeld è andata in onda originariamente su NBC dal 1989 al 1998 per 9 stagioni. In Italia non ha avuto grande eco perché trasmessa prima da Videomusic nel 1991, per la prima stagione, poi da TMC tra il 1992 e il 1999 per le restanti 8. Ambientata in un appartamento dell’Upper West Side a New York, è popolata fa personaggi che cercano di promuovere una sitcom televisiva intitolata Jerry, in cui Seinfeld interpretava sé stesso e che era definita “una serie sul nulla”, che ne fa una sorta di caso di meta-tv. Gli stessi personaggi di Seinfeld sono statici nella loro mancanza di evoluzione, tratteggiati vagamente e contraddistinti solo dalla loro vanità. Per questo la sit-com è stata definita pionieristica e all’avanguardia, in quanto esperimento di una comicità fuori dai canoni dell’epoca. Ora anche il pubblico italiano, trent’anni dopo, potrà scoprirla.