Sono passati una manciata di giorni da che ARK Compiler è diventanto open source, cosa che ha indotto Huawei a pubblicarne il sito ufficiale, in modo da mettere a disposizione di tutti gli utenti interessati i tool di cui necessitano e tutte le istruzioni relative. Dal portale, che potete raggiungere da questo indirizzo, avrete la possibilità di effettuare il download del codice sorgente che contribuirà allo sviluppo del giusto ecosistema per HarmonyOS (il sistema operativo proprietario che ci aspettavamo di veder debuttare a bordo della serie dei Huawei Mate 30, e che invece sembra essere destinato ad altre categorie di dispositivi, tra cui principalmente smartwatch).
Per chi non lo sapesse, ARK Compiler altro non è che il compilatore di applicazioni implementato da Huawei per aumentare le prestazioni di compilazione delle applicazioni Android (gli obiettivi sono essenzialmente due, ovvero la garanzia di una rinnovata velocità e l’abbattimento di consumi indesiderati e superflui). Tra i dispositivi del colosso cinese compatibili con ARK Compiler per la fine dell’estate ritroviamo i Huawei P30 e P30 Pro, così come i precedenti Huawei P20 e P20 Pro, la serie dei Mate 20, Mate 20 Pro, Mate 20 X e Mate 20 RS Porsche Design, i vari Mate 10, Mate 10 Pro e Mate 10 Porsche Design, ed infine i Nova 5 Pro, Nova 4 e Nova 3 (vi avevamo fornito la lista completa con tutti i dettagli in questo precedente articolo, parlandovi addirittura di ben 21 diversi smartphone pronti a tagliare l’ambito traguardo).
Pare proprio che Huawei ce la stia mettendo tutta per auto-alimentarsi, a dispetto di quel che potrebbe succedere per effetto del ban USA (la situazione, al momento, sembra abbastanza tranquilla, ma non è possibile prevedere se resterà tale ancora a lungo, come noi tutti speriamo). Se avete domande da farci, il box dei commenti è a vostra disposizione.
Huawei ha la bruttissima abitudine di abbandonare il supporto dei device dopo un anno, da me non riceveranno mai un aiuto al codice sorgente.