Il personal coaching e la crescita personale sono una realtà ormai radicata nella nostra società; anche online, si stanno diffondendo sempre di più siti e App che nascono con l’intento di fornire una serie di suggerimenti e consigli “per migliorare noi stessi”. Incuriosito da questo trend, ho cercato qualche risorsa sul web e sono rimasto colpito da un sito in particolare. Efficacemente.com è il blog pieno di informazioni e consigli utili per migliorarsi, fondato da Andrea Giuliodori, esperto di crescita personale e miglioramento delle abitudini.
Uno degli assunti alla base del blog (e più in generale del personal coaching) è che spesso le cattive abitudini possono rovinare la propria autostima. Spesso passano inosservate, ma alcune abitudini fanno parte della giornata come elementi considerati imprescindibili. Se soltanto ci si fermasse a riflettere e a considerarle da un punto di vista più critico, si scoprirebbe che è molto più facile riuscire a metterle da parte. Ma come fare concretamente? Ecco i 3 suggerimenti del blog per sentirsi meno demotivati e ricercare il piacere non a breve termine, ma puntando sulla felicità nel suo senso più ampio del termine.
1) La riflessione sulle abitudini
Il primo passo da compiere è una riflessione sulle proprie abitudini. Si è veramente sicuri di scegliere cosa si desidera veramente?
Per riuscire a rispondere a questa domanda, è necessario comprendere il meccanismo che caratterizza le proprie abitudini. Spesso è l’abitudine che porta a compiere delle azioni che alla fine si rivelano soltanto degli schemi che hanno preso il sopravvento perché assecondati.
Diventano dei veri e propri “riti” che inducono il cervello a compiere delle azioni in senso abitudinario, permettendo ad esso di ottenere una sorta di ricompensa.
La riflessione stessa su questi meccanismi può portare a rompere certi schemi prefissati, che possono spesso atrofizzare la propria emotività.
La riflessione è molto importante anche perché impegna concretamente a raggiungere un obiettivo. L’impegno è infatti fondamentale, perché, se si vogliono tralasciare alcune di quelle azioni che vengono ripetute incessantemente, bisogna impegnarsi a modificare il proprio stile di vita.
Per esempio, invece di controllare compulsivamente la casella di posta elettronica la mattina appena svegli, sarebbe di grande aiuto indossare le scarpe da tennis e fare una corsa per la città. Si comincerà la giornata completamente rigenerati!
2) L’elaborazione di un piano
Per sconfiggere le cosiddette cattive abitudini, serve basarsi sull’elaborazione di un piano ben definito. In particolare sarebbe utile fare in modo di prevedere degli obiettivi utili a modificare il proprio comportamento.
Bastano delle semplici strategie, che, come molti studi hanno dimostrato, riescono a mettere fine a certe azioni. Naturalmente è necessario basarsi su un piano forte che preveda la possibilità anche di compiere degli errori. Anzi, proprio il compiere degli errori può essere una via di fuga e non certo deve essere considerato un modo per demordere ai primi tentativi.
Nel piano vanno inclusi dei meccanismi che consentano di rimanere fedele a ciò che ci si propone anche attraverso delle piccole ricompense.
3) La modifica dell’ambiente circostante
E’ importante considerare sempre che, per eliminare una cattiva abitudine, ci si deve dare anche la possibilità di apportare delle modifiche a tutto quell’ambiente, a tutto quel contesto, all’interno del quale la stessa abitudine si colloca.
Anche il cambiamento dell’ambiente può essere davvero importante per riuscire ad orientarsi verso decisioni più consapevoli e ad evitare che si inneschino schemi di comportamento automatico.
Facciamo un esempio concreto: c’è a chi piace rimanere sempre seduti nello stesso posto, anche quando si mangia in maniera sregolata. Invece per esempio si potrebbe provare a cambiare posizione o a disporre i mobili della stanza in maniera differente.
Si viene così a creare una sorta di nuovo scenario, che può spingere la mente a riconsiderare la realtà e a innescare un comportamento che punti più su un’alimentazione equilibrata.
E ‘utile prendersi anche una pausa, una vacanza, nel momento in cui viene ritenuto più opportuno. Si avrà così modo di sviluppare abitudini nuove, di confrontarsi con nuovi mondi, di fare esperienze mai provate.