Laura Pausini torna sul caso Bibbiano ma questa volta lo fa per specificare di quale natura fosse il suo messaggio. Nei giorni scorsi, l’artista di Solarolo aveva infatti parlato delle vicende che stanno interessando il Comune della provincia di Reggio Emilia, chiedendo che si facesse chiarezza per il bene dei bambini coinvolti.
Le sue parole, come quelle di altri artisti che si sono soffermati sulla vicenda, hanno però scatenato una bufera mediatica che ha richiesto un nuovo intervento dell’artista, con il quale ha specificato quali fossero le sue intenzioni.
“Ho chiesto di non strumentalizzare le mie parole che NON sono un messaggio politico. Come NON lo erano quelle dedicate ai bimbi morti nei barconi. Sto dalla parte dei bambini. Sempre. Grazie mille”.
Tra i tanti che sono intervenuti a sua difesa o in suo attacco, c’è stato anche qualcuno che l’ha accusata di aver insultato coloro che sono indagati solamente per abuso d’ufficio. La risposta non si è fatta attendere:
Non è così, non ho insultato è accusato nessuno. Certo ho letto di tutto e di più su questo argomento e sono molto triste per questi bambini. Mi sento così come qusndo leggo dei bimbi morti sui barconi. Non se ne può più.
A intervenire sulla presunta strumentalizzazione delle parole spese per il caso di Bibbiano è anche Fiorella Mannoia, che ha risposto a un commento su Twitter di Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle:
“Lo vedete come fate? State strumentalizzando qualsiasi cosa per motivi politici. Cantanti, bambini..ma non vi vergognate?La faccenda di Bibbiano è grave e seria.Smettetela di strumentalizzarla, i bambini e le famiglie non lo meritano.Che sia fatta luce su questo schifo al più presto”.
Nei giorni scorsi, è stato anche Nek a richiedere che si fornisse un quadro più chiaro di quello che è accaduto, generando nuovi dissapori tanto da arrivare a definire gli effetti delle sue canzoni come più devastanti di una bomba atomica.