La rete 5G in Italia potrebbe mettere davvero il turbo con la concretizzazione della cordata tra TIM e Vodafone per le infrastrutture necessarie alla nuova tecnologia. Non è la prima volta che si parla di partnership tra i due operatori ma ora dalle parole si starebbe passando progressivamente ai fatti, con un appuntamento strategico fissato per questo venerdì 26 luglio.
Già a fine inverno è poi in primavera si è parlato di collaborazione tra TIM e Vodafone per l’implementazione più che veloce della rete 5G in Italia. L’idea è stata fin da subito quella di riunire gli sforzi per fare presto e rendere la tecnologia alla portata di tutti, nel più breve tempo possibile. Il progetto, a dire la verità, ha scatenato anche qualche perplessità per il rischio di lesa concorrenza nel mercato da parte dei restanti operatori nazionali, in particolare dall’ultimo arrivato Iliad. Eppure il progetto va avanti verso le prossime tappe.
Questo venerdì 26 luglio sarà di scena il consiglio di Amministrazione TIM che esaminerà proprio il progetto dedicato alla rete 5G con Vodafone Italia, L’idea è quella di far partire lavori congiunti per l’installazione dei nuovi impianti dedicati alla tecnologia e contemporaneamente condividere anche quelli già preesistenti per il 4G.
Per i futuri lavori entrerà in gioco naturalmente anche INWIT, società attualmente controllata da TIM che ha a disposizione già 11000 torri di trasmissione su tutto il territorio nazionale. Stesso numero di impianti per Vodafone: la commistione delle due risorse dunque permetterebbe immediatamente di beneficiare di un patrimonio di ben 22000 torri appunto. Queste ultime, se condivise, garantiranno ad ognuno dei due vettori una copertura del territorio più che mai rapida.
C’è da sperare dunque che l’accordo TIM e Vodafone per la rete 5G in Italia si concretizzi nel breve periodo, magari proprio a seguito del Consiglio di Amministrazione di questo venerdì? Certamente si, se pensiamo alla possibilità di servizi di connessione di alta qualità offerti ai clienti. Non la penseranno invece in questo modo i concorrenti Wind Tre e Iliad che rischiano, in ogni caso, di sopperire di fronte a due colossi uniti per la stessa tecnologia.