Quasi 3 ore di concerto davanti ad oltre 60.000 persone, La Favola di Ultimo allo Stadio Olimpico Roma diventa realtà il 4 luglio 2019. Lì per lui gli amici del parchetto, con i quali brinda dal palco sul finale del concerto, e una selezione di quelle oltre 300.000 persone che hanno acquistato i biglietti per i suoi spettacoli nel 2019.
19 palazzetti sold out e 2 stadi prima della tournée 2020 che nell’estate lo riporterà dal vivo negli stadi della penisola. Ultimo è l’artista più giovane ad esibirsi all’Olimpico e ad avere un intero tour in location così grandi.
Mentre vive la sua Favola ricorda quella manciata di persone davanti alle quali si esibiva al Testaccio (un quartiere di Roma) solo 2 anni fa, forse neanche lì per lui. Ricorda i singoli rilasciati per il disco Peter Pan, pubblicato ancor prima della vittoria al Festival di Sanremo con Il Ballo Delle Incertezze, nel 2018. Due anni dopo, il ballo di Ultimo è fatto solo di certezze, quella di aver raggiunto una postazione privilegiata nel mondo della musica e quella di esserci arrivato con le sue forze, con le sue canzoni – anche in dialetto romanesco.
All’Olimpico stravolge la scaletta e accoglie due ospiti, romani doc: Fabrizio Moro, con il quale si esibisce in L’Eternità (Il Mio Quartiere) e Portami Via, e Antonello Venditti, con il quale canta Roma Capoccia e Notte Prima Degli Esami.
La festa di Ultimo è un viaggio di 34 canzoni e poche parole. Spiega di non essere bravo a parlare, parla attraverso le canzoni, le scrive apposta, e a Roma parla anche con una poesia dedicata alla città eterna, da oggi disponibile in digital download.
Chitarra e pianoforte, Ultimo si divide tra i due strumenti. Al piano si avvicina per Peter Pan, accompagnato dagli archi e dal coro del pubblico, che non lo lascia mai solo per quasi tre ore di concerto.
Un momento acustico, nell’intimità di La Stella Più Fragile Dell’Universo, Giusy e Farfalla Bianca con un medley sulle note di Buon Viaggio, Racconterò Di Te e Vorrei Soltanto Amarti; una foto con il pubblico; una dedica d’amore a Roma, la sua città Natale, una carrellata di ricordi sulle note de La Stazione Dei Ricordi che chiude il concerto prima dell’inaspettato ritorno sul palco con Sogni Appesi. Non poteva mancare l’urlo a squarciagola di Ultimo con il suo motto d’eccezione: “Da quando ero bambino, solo un obiettivo, dalla parte degli ultimi per sentirmi primo”. Il pubblico è tutto con lui e con i 64.000 cuori che battono a tempo, Niccolò si commuove. Ce l’ha fatta.
SCALETTA:
0 INTRO
1 COLPA DELLE FAVOLE
2 DOVE IL MARE FINISCE
3 APERITIVO GREZZO
4 QUELLA CASA CHE AVEVAMO IN MENTE
5 CASCARE NEI TUOI OCCHI
6 SABBIA
7 PICCOLA STELLA
8 IL BALLO DELLE INCERTEZZE
9 QUANDO FUORI PIOVE
10 AMATI SEMPRE
11 PETER PAN
12 POESIA SENZA VELI
13 TI DEDICO IL SILENZIO
14 MILLE UNIVERSIGUEST FABRIZIO MORO
15 L’ETERNITÀ (il mio quartiere)
16 PORTAMI VIA
17 IPOCONDRIA
18 FATEME CANTÀ
19 RONDINI AL GUINZAGLIO
20 PIANETI
21 LA STELLA PIÙ FRAGILE DELL’UNIVERSO
22 GIUSY
23 FARFALLA BIANCA
24 MEDLEY
BUON VIAGGIO
RACCONTERÒ DI TE
VORREI SOLTANTO AMARTIGUEST ANTONELLO VENDITTI
25 ROMA CAPOCCIA
26 NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI27 I TUOI PARTICOLARI
28 FORSE DORMIRAI
29 FERMO
30 STASERA
31 IL TUO NOME
32 POESIA PER ROMA
33 LA STAZIONE DEI RICORDIENCORE
34 SOGNI APPESI