Morgan difende Salvini sul caso Sea Watch 3, e lo fa tra le colonne dell’Adnkronos. Dopo aver riempito le cronache nazionali con il caso dello sfratto dalla sua casa di Monza al quale ha voluto porre rimedio Vittorio Sgarbi, e soprattutto dopo lo sfogo sul concerto di Avellino e la querelle con Garbo, Marco Castoldi si è pronunciato sulla vicenda di Carola Rackete in difesa del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Lasciamo lavorare Salvini. Un governo eredita una situazione, magari ha tante buone idee ma non è facile metterle in pratica. Per cui non rompiamo i co***oni a Salvini, lasciamolo lavorare. È stato eletto dal popolo, ha un mandato e segue la sua logica governativa.
Nello specifico, Morgan prende posizione sulla decisione del gip di Agrigento Alessandra Vella di non convalidare l’arresto della comandante della ONG:
Non credo che Salvini volesse arrivare all’arresto di Carola. Non bisognerebbe arrivare a delle misure estreme. Bisogna trovare delle modalità che accontentino tutti a monte. Un ministro degli Interni si dovrebbe occupare di cose edificanti, non punitive.
Ancora, l’ex Bluvertigo ha parlato di un’Europa che non ha un canale di comunicazione con le organizzazioni umanitarie, ma soprattutto che non capisce che bisognerebbe evitare i disastri prima che si arrivi al peggio. Secondo Morgan, dunque, bisognerebbe agire sulla causa e non sul sintomo.
Infine, Castoldi ritorna sulla questione dei senzatetto:
Ci sono della popolazioni sul pianeta terra che come me sono dei “senzatetto” e cercano di trovare un luogo dove possono avere amici. La natura umana li porta a pensare che l’uomo debba essere per forza salvato. Per l’essere umano è normale pensare a un gesto di solidarietà e di comprensione. L’umanità ha bisogno di soccorso.
Morgan difende Salvini e per la seconda volta parla a favore del ministro dell’Interno: nei mesi precedenti, infatti, aveva commentato l’apprezzamento del vicepremier per Fabrizio De André in un’intervista al Corriere Della Sera: “Meglio tardi che mai, ma deve approfondire“.