Una nuova acerrima faida sta scuotendo lo showbiz americano, quella tra Taylor Swift e Scooter Braun che sta coinvolgendo anche alcuni artisti rappresentati dal manager, tra i più potenti del settore discografico, come Demi Lovato e Justin Bieber.
A far scoppiare il caso è stata la notizia che la società Ithaca Holdings di Braun ha comprato da Scott Borchetta l’etichetta Big Machine Label Group per 300 milioni di dollari. In questo modo, i diritti sull’intero catalogo musicale di Taylor Swift che ha pubblicato con Big Machine tutti i suoi album fino all’ultimo disco Reputation del 2017 sono finiti nelle mani di Braun. Peccato che tra la popstar e il manager non corra buon sangue, per usare un eufemismo.
La Swift ha voluto esprimere pubblicamente tutta la sua rabbia di fronte alla cessione dell’etichetta a Braun in una lettera aperta pubblicata domenica 30 giugno, in cui spiega l’amarezza di sapere che il frutto del suo lavoro è ora proprietà di un uomo che ha esercitato nei suoi confronti un “bullismo incessante e manipolatorio” nel corso di diversi anni.
Senza mezzi termini, la Swift accusa Braun di aver avuto un ruolo chiave nel tentativo di screditarla da parte di Kim Kardashian (il rilascio dell’audio di una telefonata riguardo il brano Famous in cui sembrava che la Swift accettasse di buon grado di essere ritratta nel provocatorio video di Kanye West, in cui è raffigurata nuda). La Swift sostiene che la stessa persona che all’epoca ha gestito quel periodo della carriera di West, cioè Braun che era il suo manager, acquistando la Big Machine la stia privando “del lavoro della mia vita, che non mi è stata data l’opportunità di acquistare“. La Swift ricorda di non essere stata in grado di possedere i diritti della propria musica a causa di un contratto discografico che ha firmato quando aveva solo 15 anni, come spiega nel suo sfogo.
Me ne sono andata perché sapevo che una volta firmato quel contratto, Scott Borchetta avrebbe venduto l’etichetta. Ho dovuto fare la straziante scelta di lasciare il mio passato. Canzoni che ho scritto sul pavimento della mia camera da letto e video che ho sognato e pagato con i soldi che ho guadagnato suonando nei bar, poi nei club, poi nelle arene, poi negli stadi. Essenzialmente, il mio lascito musicale sta per finire nelle mani di qualcuno che ha cercato di smantellarlo. Ogni volta che Scott Borchetta ha sentito le parole ‘Scooter Braun’ uscire alle mie labbra, è stato quando stavo piangendo o cercando di non farlo. Sapeva quello che stava facendo; lo sapevano entrambi. Controllare una donna che non voleva essere associata a loro. In perpetuo. Ciò significa per sempre. Questo è quello che succede quando firmi un accordo a 15. Mai nei miei peggiori incubi avrei immaginato che l’acquirente sarebbe stato Scooter. Fortunatamente, ora sono iscritto a una casa discografica che crede che dovrei possedere tutto ciò che creo. Fortunatamente, ho lasciato il mio passato nelle mani di Scott e non il mio futuro. E, si spera, giovani artisti o bambini con sogni musicali leggeranno questo e impareranno come proteggersi meglio in una negoziazione. Vi meritate di possedere l’arte che create.
Nella querelle è entrato anche Justin Bieber, tra i clienti di Braun più celebri, per rispondere alla Swift che aveva pubblicato la foto di un vecchio post di Bieber (il cantante appariva insieme a Braun e West all’epoca dei fatti nel 2016 e commentava la foto con la didascalia ironica “Che succede Taylor?”).
Bieber poi rimosse quel commento alla foto, oggi riesumata dalla Swift come prova del bullismo subito da Braun. Ora il cantante interviene in difesa del suo manager.
Cosa stavi cercando di realizzare postando quel blog? Mi sembra che fosse per ottenere simpatia. Sapevi che postandolo i tuoi fan sarebbero andati a fare i bulli verso Scooter. Di solito non rispondo a cose come questa, ma quando provi a sfregiate una persona a cui voglio bene, stai oltrepassando il limite.
Anche Demi Lovato, che ha appena firmato un contratto con Scooter Braun e sta lavorando al suo prossimo album di inediti, ha manifestato il suo supporto al nuovo manager via Instagram Stories. La cantante spiega di avere avuto esperienze con brutte persone nell’industria discografica e che Braun “non è uno di loro, è un brav’uomo, sono grata che sia entrato nella mia vita“. La Lovato ha poi giurato fedeltà alla sua squadra spiegando che si schiererà sempre dalla parte delle persone del suo team, dunque di Braun. Una posizione che le ha procurato non poche defezioni tra i suoi follower più accaniti.
Braun non si è ancora pronunciato, mentre Scott Borchetta di Big Machine ha scritto una lettera aperta in cui smentisce la Swift: la popstar non sarebbe venuta a conoscenza della vendita dell’etichetta quando questa è stata annunciata pubblicamente a mezzo stampa, ma sarebbe stata avvertita prima sabato sera e la stessa vendita sarebbe stata condotta insieme al padre della popstar, Scott Swift.
Anche la moglie di Scooter Braun, Yael Cohen Braun, ha confermato l’affermazione di Borchetta sostenendo che il padre della Swift conosceva l’accordo in anticipo e che il discografico aveva contattato la cantante quando l’accordo era ormai all’orizzonte: “Scott (Scooter) era così entusiasta di lavorare e costruire qualcosa con te. Quanto è imbarazzante questo capriccio perché non è stato fatto tutto come desideravi tu“, ha scritto la donna, accusando a sua volta la Swift di bullizzare il marito e di mentire rispetto a quanto le era stato comunicato sul futuro della Big Machine.