Sono possibili i rimborsi TIM per i tagli di Ricarica+ da 5 e 10 euro? C’è un lieto fine riferito ad una pratica non proprio trasparente dell’operatore e questo grazie all’intervento di associazioni di consumatori come l’Adiconsum, l’Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori e la Federconsumatori.
Ad inizio primavera, le nuove Ricariche+ di TIM da 5 e 10 euro erano state prese in esame per un motivo ben specifico. I tagli di accredito presso rivenditori fisici come edicole e tabacchini in particolare dal mese di maggio, sono cambiati garantendo ai clienti 1 euro in meno di cifra spendibile per la loro offerta. Il formato da 5 euro e quello da 10 euro permettono ora di avere rispettivamente solo 4 e 9 euro a disposizione. L’euro trattenuto consente di avere dei benefit: navigazione illimitata nelle prime 24 ore dopo la ricarica e partecipazione ad un concorso a premi con l’estrazione di dispositivi tra i quali il Samsung Galaxy S9+ e Samsung Galaxy Tab 10.5 e pure ricariche telefoniche. Una sorta di concorso a premi insomma ma anche una pratica poco trasparente, anche perché non debitamente comunicata presso i punti vendita.
Grazie all’intervento delle associazioni dei consumatori su elencate, i rimborsi TIM per le Ricariche+ da 5 euro e 10 euro saranno possibili per tutti quei clienti che dichiareranno di non essersi accorti della novità. Il risarcimento però dovrà essere espressamente richiesto al servizio clienti e non sarà per nulla automatico.
Di certo si tratta di una magra consolazione per chi si è sentito raggirato dalla nuova strategia commerciale, anche perché l’indennizzo prevederà comunque un intervento mirato e autonomo. L’operatore ha anche affermato, a tal proposito, di aver modificato il nome del prodotto in “Offerta Ricarica+” e di aver previsto un’informativa più precisa per i clienti.
Da parte delle associazioni dei consumatori, come riporta anche Mondomobileweb, c’è la proposta di modificare i tagli di Ricarica+ in quelli da 6 e 11 euro, così da rendere subito ben più chiara la natura di “plus” dell’euro aggiuntivo. Per il momento l’idea non è stata per nulla accolta, vedremo nel futuro.