Tante novità per Il Collegio 4 in onda in autunno su Rai2: il docu-reality realizzato dalla Rai in collaborazione con Magnolia – Banijay Group cambia ambientazione e si sposta negli anni ’80.
Ad annunciarlo è la seconda rete Rai, che conferma anche la messa in onda della quarta stagione il prossimo autunno, presumibilmente già da settembre.
Il format che catapulta un gruppo di adolescenti indietro nel tempo di diversi decenni, in un severo collegio per il conseguimento della licenza media, si rinnova portando i suoi partecipanti – tutti millennials con qualche problemino con la scuola – negli stravaganti anni ’80, a differenza delle precedenti edizioni ambientate negli anni ’60. L’ultima, in particolare, era stata ambientata nel 1968.
La terza stagione si era conclusa a marzo con un finale visto da 2 milioni e 307 mila spettatori, con il 9,7% di share: ma il dato più interessante fu il 52,6% sul target dei giovanissimi tra gli 11 e i 14 anni, un record assoluto per la rete che è riuscita così nello scopo di ringiovanire il suo pubblico.
Il successo della serie su Rai2, diventata un piccolo cult tra i giovanissimi pronti a mettersi in mostra in un reality (molto, molto scritto) ha coinvolto anche gli adulti, come dimostrano i dati divulgati da Rai2 sui casting per la prossima stagione, che si sono tenuti in questi mesi.
Oltre 22mila gli iscritti ai provini per diventare studenti de Il Collegio, 14mila solo nei primi 3 giorni d’apertura dei casting (il doppio rispetto all’edizione precedente), ma anche il numero dei professori che si sono presentati per ottenere un ruolo nel corpo docenti dell’istituto sono cresciuti enormemente (363 gli iscritti, rispetto ai 95 dello scorso anno).
Ispirato al format internazionale Le Pensionnat – That’ll teach’em di cui la Rai ha acquisito i diritti, il programma è stato anche tra i più commentati in rete nella scorsa stagione televisiva, spingendo Rai2 a rinnovarlo ulteriormente e ad aggiornarlo con una nuova ambientazione.
#ilcollegio
Anni ’80? Vabbe’ che è più o meno il decennio di crescita dei loro genitori, ma spererei paradossalmente che sia un’altra deduzione bislacca di un blogger che l’anno scorso aveva fatto credere che l’ambientazione sarebbe stata (assurdamente) nel 2009 invece che nel 1968. Avendo avuto quelle età nel suddetto decennio non mi pare che il grado di severità e metodistica d’insegnamento fosse così distante da quello odierno. Saltare poi il 1969? Lo sbarco sulla Luna? Woodstock? L’autunno caldo? Saltare poi tutti gli impegnati anni ’70 e piombare nel primo dei decenni studentescamente piatti e disimpegnati? E poi in Italia dov’erano i collegi rigidi? Forse ancora le scuole militari, ma il resto?… Boh…