Lo sfratto di Morgan è rinviato. Dopo giorni di lotta, Marco Castoldi è riuscito a ottenere qualche mese di tempo per studiare una soluzione alternativa che – a suo dire – sarebbe già al vaglio delle possibilità.
Il pignoramento era stato disposto qualche mese fa a seguito del procedimento giudiziario avviato per i debiti contratti con le due ex compagne, Asia Argento e Jessica Mazzoli, alle quali non ha corrisposto una parte degli alimenti spettanti per le figlie Anna Lou e Lara.
In questi mesi, Marco Castoldi si è fatto vedere spesso in tv per parlare dello sfratto e per chiedere del tempo alle madri delle sue figlie alle quali ha spesso rivolto un appello. La decisione del tribunale è però arrivata implacabile, con il pignoramento che ha comportato lo sfratto e lo sgombero della sua abitazione a due passi dal centro di Monza.
Nelle ore che hanno interessato lo sfratto, Morgan non si è perso d’animo e ha richiesto qualche mese di tempo per organizzarsi diversamente, andando anche a citare alcuni articoli della Costituzione che sono anche comparsi al di fuori della sua abitazione di Via Adamello nella quale potrà risiedere ancora per qualche mese.
L’annuncio del rinvio è arrivato direttamente dall’artista che ha spiegato:
“Lo sfratto è stato rinviato. Ora in questo tempo dobbiamo riuscire a fare in modo di ricomprarmi la casa: paradossale visto che è una casa che io ho già pagato ma si è innescato un meccanismo che mi ha portato, non per causa mia, a contrarre dei debiti con lo Stato e da quel momento tutti i miei guadagni sono stati prelevati e io non ho più potuto svolgere la mia attività economica e pagare gli alimenti per le mie figlie”.
Morgan aveva già avuto modo di spiegare come abbia contratto dei debiti nei confronti dello Stato, rivelando di aver affidato la gestione del suo patrimonio a una persona che sarebbe sparita dopo i danni causati.
Nella mattinata di venerdì, i fan non hanno lasciato solo il loro idolo e hanno raggiunto la sua abitazione di Monza dove hanno intonato i suoi successi per supportarlo in un momento di difficoltà nel quale ha sfoderato gli articoli 2, 3, 4 e 9 della Costituzione per sottolineare come la sua casa sia un luogo di lavoro, sia un museo e lui stesso sia un promotore della cultura a livello nazionale.