Il sistema operativo Huawei potrebbe essere pronto per ottobre, ma non nell’ambito dei Mate 30. Stando a quanto riportato da ‘GSMArena.com‘, HongMeng, che a livello globale dovrebbe essere conosciuto come Ark OS, sarà pronto per il prossimo autunno, probabilmente in test a bordo di alcuni entry-level e middle-range dell’OEM, destinati al mercato cinese. Sappiamo che il sistema operativo Huawei è stato sviluppato insieme ai rappresentanti di Tencent, e che Oppo e Vivo erano presenti per testarlo in anteprima, avendolo trovato del 60% più veloce di Android.
Il motivo principale per cui il sistema operativo Huawei debutterà prima in Cina è da individuare nel mancato soddisfacimento dei requisiti del pubblico internazionale, cosa che costringerà il produttore a prendere tutte le misure del caso. Quando l’OS proprietario sarà pronto, si aprirà anche ai top di gamma di livello superiore, come i Mate 30 ed i P40. Guo Mingxi, analista di Tianfeng International, ha anche previsto che, nonostante il ban USA, l’OEM cinese riuscirà a superare i 200 milioni di smartphone venduti nel 2018, spingendosi nel 2019 tra i 215 ed i 225 milioni di unità, consolidando il secondo posto nel mondo, rimandando l’obiettivo di diventare primo OEM al mondo al 2020.
Le cose sembrano procedere secondo i piani nonostante l’amministrazione di Donald Trump abbia di certo sconquassato le dinamiche interne del produttore cinese, obbligato ad accelerare l’uscita del sistema operativo Huawei, comunque in programma, anche se non prevista tanto presto. Non dovrebbero essere i Mate 30 a farci fare la conoscenza di HongMeng, o ARK OS (come preferite chiamarlo), ma ottobre resta comunque il mese previsto per il debutto dell’OS proprietario, almeno nel mercato cinese (entry-level e middle-range per primi, e poi estensione ai top di gamma una volta entrati a regime). In ogni caso, bisogna ammettere che il produttore non s’è fatto trovare impreparato.