Il ban USA pesa come un macigno su Huawei, divenuta una figura cruciale nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Come riportato da ‘Huawei Central‘, il gigante delle telecomunicazioni cinesi ha subito, come sappiamo, forti restrizioni dagli USA, tant’è che il capo dell’USA-Cina Business Group ha definito il tutto come un ‘omicidio’ a danno di Huawei da parte dell’amministrazione di Trump. Il produttore cinese si è perfino visto costretto a cancellare il nuovo lancio di laptop per via delle limitazioni impostegli dall’America. Craig Allen, presidente del consiglio imprenditoriale USA-Cina (rappresentante di circa 200 società americane che intrattengono rapporti commerciali con il Sol Levante) ha affermato essere intenzione di Trump porre fine completamente alla società.
Ecco le dichiarazioni di Allen, a nostro avviso inequivocabili:
“If we want to keep it out of our network, it’s easy to do. Let’s just ban them. But putting them on the entity list and prohibiting U.S. companies from dealing with them, it’s more like murder. It’s trying to put an end to them”.
Il funzionario si è detto anche molto preoccupato dei danni che entrambe le economie potrebbero riportare per via dell’esclation della guerra commerciale che sta coinvolgendo i due Paesi. Huawei, del resto, non si è vista soltanto esclusa dalla possibilità di acquistare componenti e software di aziende statunitensi: Trump ha anche esortato i Paesi alleati di impedire al produttore cinese di partecipare allo sviluppo delle reti 5G, cosa che dovrebbe influenza l’attività della società nei prossimi trimestri.
Eppure Huawei non sembra intenzionata a demordere, come dimostrano le ultime dichiarazioni di qualche ora fa, in cui la compagnia ribadisce l’intento di attestarsi primo OEM al mondo di smartphone, anche se nel 2020 (dapprima si era parlato di portare a termine l’impresa nel Q4 2019, ma il ban USA avrà inevitabilmente rallentato i piani).