Figli di nessuno (Amianto) di Fabrizio Moro feat. Anastasio è il nuovo singolo del cantautore romano, in radio a pochi giorni dall’annuncio del featuring con il vincitore dell’ultima edizione di X Factor.
Il brano tratta il tema del riscatto ed è scritto a quattro mani (in due tempi) da Anastasio e Fabrizio Moro. Nel post di lancio del nuovo brano, il cantautore di San Basilio aveva raccontato della genesi del testo che sarebbe stato concepito per caso negli studi della RCA.
Fresco di contratto dopo la vittoria del talent, Anastasio avrebbe incontrato Moro proprio nei corridoi degli studi di registrazione nei quali il giovane rapper avrebbe ascoltato per la prima volta Figli di nessuno, contenuto nell’album omonimo di Fabrizio Moro.
Da qui sarebbe nata la sua parte di testo che si ascolta nella nuova resa del singolo in radio a cominciare dal 7 giugno e che resterà in rotazione radiofonica per i prossimi mesi, quelli che anticipano il tour di Fabrizio Moro in alcuni dei maggiori palasport italiani.
In questi giorni, Moro è stato anche ospite dei Seat Music Awards per ritirare i premi ottenuti con gli ultimi lavori pubblicati. Nei prossimi mesi, il cantautore romano sarà impegnato nel tour di supporto al nuovo album che ha rilasciato nel mese di aprile e che è stato anticipato dal singolo Ho bisogno di credere.
Anastasio sarà invece in tour nelle prossime settimane per la leg estiva di La fine del mondo tour, che ha annunciato dopo la vittoria a X Factor sotto la guida di Mara Maionchi.
Vi lasciamo con il testo, l’audio e il video di Figli di Nessuno (Amianto) di Fabrizio Moro e Anastasio.
Scrivere trascrivere la vita
Segnare il tuo passaggio con un coltello
Spinto a forza sopra ad ogni tua ferita
Guardare con gli occhi che bruciano
Mentre un giorno sorge o va in frantumi
Sentirsi dire merda, smetti, smetti, smetti
Di fare quello che fai
Di dire quello che vuoi
Tu non devi giudicare mai nessuno
Se non vivi i cazzi suoi
Se non sai che nei talloni sono nate le vesciche
Per la strada fatta a piedi
Che ogni metro di successo ha un caro prezzo
Noi siamo in mezzo
Fra una partenza ed un traguardo che si è infranto
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
Affamati e nel digiuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
Figli di depressione nel bene e nel male
Di odio e rabbia nei confronti di ogni forma istituzionale
Lasciati a giocare fra le pecore fuori casa, soli
Figli di madri fragili, insicure e un po’ volubili
Figli di sette Peroni fredde alla vigilia di natale
Di percorsi di recupero per alcolismo adolescenziale
Di porte chiuse in faccia
Di le faremo sapere
Di panni stesi la notte mentre ripeti, che ti sei rotto il cazzo
Noi siamo in mezzo
Fra la purezza e l’inquietudine di un santo
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
E tu non sei opportuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
Benvenuto al mondo, stronzo
piangi, bravo, fallo oggi che domani festeggiamo
E piangi, ancora quel cordone, non parli
Domani c’hai vent’anni con i tarli nella testa
con la voglia di far festa con i compagni
E sono trent’anni, pensa, scrivi trenta con il dito sulla condensa
Io che non ho mai capito cosa compensa
questo vuoto sconfinato, sento puzza di bruciato
nella mia testa, l’imbucato nella mia festa
vado via presto, ma suvvia resta
voglio solo prender fiato nella tempesta
ma noi figli ci viviamo nella tempesta
siamo soli nella tempesta e dimmi cosa testa
quando cala il vento dimmi cosa resta
Giorni migliori arriveranno
Lascio parlare tutti quelli che non sanno
Giorni più duri
Io non mi spezzo
La mia bellezza nasce dal vostro disprezzo
Noi siamo in mezzo
Fra una partenza ed un traguardo che si è infranto
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
Affamati e nel digiuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno