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Audio e testo di Bolo Centrale dei Viito, il tormento dell’amore di un’estate

Il duo fuori sede di Roma è impegnato nel tour estivo e farà tappa allo Sziget Festival di Budapest

di Luca Mastinu
07/06/2019
INTERAZIONI: 37

INTERAZIONI: 37

Bolo Centrale dei Viito è un gioco di parole e sensazioni, dietro l’apparentemente ironica facciata del troncamento di “Bologna Centrale” che svela, in realtà, la malinconia di un’estate che non può ritornare. Il duo romano, infatti, usa la parola “bolo” anche per descrivere lo stato di masticazione del cibo prima di essere deglutito, e potremmo parlare anche di un riferimento alla metafora della deglutizione del rospo con la quale si intende l’accettazione rassegnata di una situazione spiacevole contro la quale non si vuole replicare né protestare.

Giuseppe e Vito, questi i nomi dei componenti del duo di studenti fuori sede allocati a Roma, pubblicano il brano come novità in studio dopo il primo album “Troppoforte” (2018) e mascherano la malinconia con un arrangiamento che coniuga una finta spensieratezza data da un fischiettio e il suono acustico delle chitarre. Nel testo, infatti, la stazione di Bologna Centrale diventa il tempio maledetto di un addio: lei sale su quel treno e quel treno non la riporterà indietro.

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Bolo Centrale dei Viito immagina un tempo che si ferma in quegli istanti in cui i centimetri diventano metri ora, chilometri poi, e che diventeranno mesi e stagioni che non si vorrebbero vivere, perché c’è chi valuta l’idea di morire subito anziché diventare grandi. Il brano è stato prodotto da Francesco Catitti, già produttore di Eros Ramazzotti, Elisa, Michele Bravi e Jake La Furia e il duo è attualmente impegnato nel “Mi Farei Arrestare Tour” con date sul territorio italiano e una in occasione dello Sziget Festival di Budapest:

27 giugno – Milano, Tuborg Open Fest

3 luglio – Collegno (TO), Flowers Festival

7 luglio – Allerona Scalo (TR), Festa Allegrona

12 luglio – Massarella (FI), Reality Bites Festival

19 luglio – Roma, Rock in Roma

27 luglio – Mogliano Veneto (TV), Summer Nite Love Festival

13 agosto – Budapest (HU), Sziget Festival

17 agosto – Serranova (BR), Torre Regina Plays To Serranova

Bolo Centrale dei Viito, inoltre, è un omaggio alla scena cantautoriale di Bologna, un omaggio a Lucio Dalla, Luca Carboni e Samuele Bersani.

TESTO

Oggi mi farei arrestare
Alla stazione di Bologna
Tu sopra un treno che parte, ma poi non torna
E mi confondono le voci
Degli auto parlanti
Penso meglio morti, che diventare grandi
La scorsa estate è stata come un sogno
Uno schiaffo sulla sveglia, la postpongo
La tua faccia bella bella, la ricordo
Come uno di quei film, che poi non dormo

Certa gente proprio non potrà capire
Come si fa, a che serve, cosa vuol dire
Cantare o morire
Ricominciare a fallire
Mischio questo pianto con il temporale
E’ la prima volta dell’anno che guardo il mare
Lo sai, lo sai, che le persone fanno male
Te lo diceva un dottore, che stava lì a fumare (boooh)

La mia foto sul giornale
Alla stazione di Bologna
I ricordi che fanno male sotto la tua gonna
Nelle orecchie […]
Nella testa solo tu
Come uno di quei film che non guardo più

Certa gente proprio non potrà capire
Come si fa, a che serve, cosa vuol dire
Cantare o morire
Ricominciare a fallire
Mischio questo pianto con il temporale
E’ la prima volta dell’anno che guardo il mare
Lo sai, lo sai, che le persone fanno male
Te lo diceva un dottore, che stava lì a fumare (boooh)

L’aria fresca sulla pelle, la mattina presto
La poca luce dietro una finestra all’alba, quando fuori è bello
La fretta mentre ti rivesti e perdi sempre tutto quanto un giorno a perdere la testa
Sei già in ritardo mentre agosto passa, ma se tutto passa dimmi cosa resta
Oh

Certa gente proprio non potrà capire
Come si fa, a che serve, cosa vuol dire
Cantare o morire
Ricominciare a fallire
Mischio questo pianto con il temporale
E’ la prima volta dell’anno che guardo il mare
Lo sai, lo sai, che le persone fanno male
Te lo diceva un dottore, che stava lì a fumare (boooh)

Tags: Viito

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