Marco Carta arrestato per furto aggravato. Queste sono le ultime e non piacevoli notizie che arrivano sul conto dell’artista sardo, fermato in quel di Milano dopo aver sottratto 6 t-shirt per un valore complessivo di 1200 euro.
Il cantante non avrebbe fatto molta strada e sarebbe stato fermato direttamente all’uscita di La Rinascente di Piazza Duomo, dov’è stato arrestato con una donna di 53 anni con la quale avrebbe messo a segno il colpo.
Per fare in modo di eludere i controlli e passare dalla porta di uscita senza pagare, Marco Carta avrebbe privato gli indumenti della placchetta dell’antitaccheggio, dimenticando di eliminare anche l’etichetta flessibile che gli è stata fatale.
Marco Carta è stato tratto in arresto con la sua complice ma si trova già agli arresti domiciliari. Per il momento, l’artista non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alla spinosa vicenda che ha già fatto il giro della rete.
Nei giorni scorsi, è stato Enrico Ruggeri a parlare delle criticità di un mondo dorato che è ormai divenuto un gigante dai piedi d’argilla. La realtà del dietro le quinte sarebbe infatti molto diversa da quella mostrata da luci e lustrini, con compensi – destinati agli artisti più giovani – che non consentirebbero di arrivare alla fine del mese.
Non è tutto oro quello che luccica ed è da anni che sembra non esserci più posto per tutti quelli che sognano di vivere di musica. Non basta più essere speciali, né essere bravi cantanti: c’è la necessità di essere unici. Tornare con i piedi per terra, spesso precipitando, fa girare la testa e (magari) spingere a compiere gesti del tutto insensati.
Il furto non è comunque giustificato. Non esistono condizioni critiche che possano spingerti a rubare e, quindi, l’atto compiuto da Marco Carta deve essere giustamente punito dalla legge. Il cantante sardo sarà processato per direttissima.