Game of Thrones – o Il Trondo di Spade, qualora foste accaniti sostenitori dell’adattamento in italiano – è ormai storia. Nella notte nostrana tra la scorsa domenica 19 maggio e lunedì 20 maggio è infatti andata in onda l’ultima puntata della serie probabilmente più amata in assoluto dell’intero panorama mondiale. Certo, c’è ancora chi (come il sottoscritto, abbiate pietà con gli spoiler, ndr) attende l’edizione italiana della stessa, che sarà trasmessa su Sky Atlantic proprio questa sera alle 21.15, ma sembrerebbe essere fuori discussione quella sensazione opprimente di aver perso quasi un amico. Riuscire a capacitarsi di essere giunti alla conclusione di una corsa durata otto stagioni e ben 73 episodi, spalmati nell’arco di nove anni, non è di certo facile: ci sono fan che cercano rifugio (invano? Ndr) in altre serie tv, fan che provano a non discostarsi dai propri personaggi preferiti riprendendo magari ancora una volta libri letti e riletti (quelli di George R.R. Martin) e appassionati che provano a trasmutare il proprio amore per Game of Thrones intraprendendo avventure videoludiche che gliene ricordino ambientazioni e protagonisti.
Ma quali potrebbero essere i videogiochi più indicati per respirare, anche soltanto in parte o trasversalmente, tutta l’aria da Game of Thrones?
Il primo titolo che mi sento di consigliarvi arriva da lontano (temporalmente parlando) è senza ombra di dubbio Drakengard 3, RPG dal gameplay hack ‘n slash di matrice nipponica. Biondissima protagonista accompagnata da un drago: vi ricorda qualcosa? Chiaramente il connubio non può che riportare alla mente Daenerys e i suoi tre pargoli alati e sputafuoco: servono altre motivazioni per non amarlo sin dal primo momento?
Qualora a farvi innamorare di Game of Thrones sia stata invece la commistione di elementi medievali e fantasy, il suggerimento che possono darvi non può non fare riferimento a La Terra di Mezzo L’Ombra di Mordor. Sauron sarà il vostro Re della Notte e le lande di Mordor saranno una valida alternativa a Westeros e ai sette regni. Certo, manca un Trono di Spade vero e proprio, ma se cercate anche quello nel gioco pubblicato da Warenr Bros state un filino esagerando.
Fanatasy e ambientazioni medievali la fanno da padrone anche in un’altra serie particolarmente amata (e odiata) dai videogiocatori. Sto chiaramente parlando di Dark Souls, un titolo particolarmente impegnativo e in grado di mandare in pezzi anche i nervi più saldi in virtù di un gameplay particolarmente punitivo e che non ammette errori. Solo per chi ambisce a diventare il Re dei Sette Regni videoludici.
Parlando di titoli di stampo fantasy, sarebbe poi un reato non fare un riferimento a quello che, negli ultimi anni, è divenuto un punto di riferimento come The Witcher 3 Wild Hunt. Le somiglianze tra Geralt e Jon Snow ci sono d’altronde, soprattutto sotto il profilo della propria dedizione alla causa e al sacrificare se stesso per gli altri. Poi va aggiunto tutto un carico di feature che lo hanno reso senza alcuna remora uno dei titoli da giocare assolutamente nel corso della propria carriera videoludica (a patto di masticare almeno un po’ i genere RPG) e voilà.
Chiudiamo la nostra carrellata di titoli legata a Game of Thrones con il titolo per eccellenza. Ok, non stiamo parlando di un prodotto memorabile, nonostante alle spalle del progetto ci fossero comunque i TellTale Games, ma si tratta pur sempre dell’unico titolo su licenza dell’intera panoramica. Sto riferendomi chiaramente a Game of Thrones a TellTale Game Series, titolo rilasciato come di consueto a episodi che esplora narrativamente una porzione di storia inedita e che introduce una nuova casa, i Forrester, mai vista nel serial televisivo e soltanto accennata nel quinto libro della saga. Come di consueto, anche in questo nuovo titolo dello studio gli utenti hanno modo di confrontarsi con dialoghi dalle scelte multiple che possono prendere direzioni molto diverse a seconda delle risposte selezionate. Di certo un’esperienza ludica in grado di dare quel pizzico di sale a chi è in arretrato con gli episodi, dal momento che la chiusura del cerchio televisivo lascia ben poco margine alla fantasia dei fan, che magari si ritrovano a “chiacchierare” con personaggi già belli che andati.
Insomma, di prodotti utili a mitigare la propria crisi d’astinenza da Game of Thrones ce ne sono.
Avete altri suggerimenti? Scriveteceli nei commenti!