Un lancio sul mercato che ha senza dubbio avuto del sensazionalistico quello di Apex Legends. Giunto in sordina, il Battle Royale di Respawn Entertainment ed Electronic Arts ha colto un po’ tutti alla sprovvista (tanto i videogiocatori quanto gli addetti ai lavori di titoli concorrenti, i vari Fortnite e PUBG) assestandosi in brevissimo tempo in cima alla catena alimentare videoludica. Chiaro è che prodotti del calibro di Apex Legends necessitino di un supporto costante sotto il profilo contenutistico, con le community che nel corso degli anni sono divenute sempre più esigenti. Non sorprende quindi che, dopo l’exploit iniziale che ha fatto segnare oltre cinquanta milioni di giocatori nel giro di pochissimi giorni, l’entusiasmo attorno al titolo di Respawn Entertainment sia progressivamente scemato.
Il Battle Pass della stagione uno di Apex Legends non è di certo stato dei più memorabili, e le ripercussioni ci sono state chiaramente sotto il profilo economico per Electronic Arts. Il publisher, dopo gli ottimi risultati riscontrati nel mese di febbraio (periodo in cui è stato lanciato il gioco), ha visto gli incassi scendere vertiginosamente durante il mese di marzo, con aprile che non ha fatto altro che confermare un trend preoccupante. Stando infatti a quanto riportato da Segmentnext, il Battle Royale avrebbe portato nelle casse del colosso statunitense soltanto 24 milioni di dollari durante lo scorso mese. Una cifra bassa e che rappresenta poco più di un quarto dei guadagni prodotti nel mese del lancio, e che ovviamente lancia un segnale d’allarme più che evidente al team di sviluppo, che si è ritrovato tra le mani un prodotto mostruoso ma evidentemente non è stato in grado di sfruttarne appieno tutte le potenzialità.
Probabilmente il futuro di Apex Legends si deciderà nel corso dell’EA Play 2019, l’evento di Electronic Arts che anticipa l’E3 2019 e che vedrà senza dubbio il Battle Royale tra i grandi protagonisti: urge un cambio di rotta deciso ed efficace!