Malamore di Riccardo Sinigallia è una danza macabra e ossessiva. Le chitarre in levare sono i respiri, il basso è il rintocco funebre, e insieme scandiscono un testo che si esprime già nel titolo, perché tra pistole e denaro l’amore trova spazio nella sua accezione più distorta e disturbante. L’amore può essere un collante tra due anime o un cemento tra due mondi impossibili, che tuttavia si attraggono per un disperato tentativo di completarsi.
Malamore di Riccardo Sinigallia fa parte della colonna sonora del film Lo Spietato di Renato De Maria, e lo stesso regista aveva collaborato con il cantautore romano nei film Paz! e Amatemi. In questa nuova esperienza, Renato De Maria ha scelto di rendere omaggio al cinema poliziottesco e all’opera di Martin Scorsese, e Sinigallia ha commentato: «Sono molto felice di aver dato continuità alla collaborazione con Renato De Maria con un progetto così originale e stimolante e con un Riccardo Scamarcio esilarante».
Un testo apparentemente criptico crea l’innesto tra romanticismo e cinismo acido: «Di’ che mi amerai» si sposa con: «Di colpo o corruzione». Una negata metafora, ingannevole, ci illude di trovarci di fronte a un’esternazione poetica: «Il cuore che divori» continua con: «Come un pugno di more». Tutto è scandito da un ritmo continuo, disturbato dall’intervento dei sintetizzatori e organi, note equalizzate che somigliano vagamente allo stridere di una campana. Nel video vediamo immagini del cantautore alternate a scene del film, disponibile su Netflix.
Il Malamore di Riccardo Sinigallia è un loop martellante di chitarre acustiche, grancassa, synth e liriche che si spostano su note pacate, ma alte abbastanza per rendere il brano una filastrocca nera, una finta canzone d’amore macchiata di sangue e violenza.
TESTO
Di’ che mi amerai di colpo o corruzione
soffiando il cuore, infiammandomi il polmone
un segno sulla coscia, la tua bocca migliore
e il cuore che divori come un pugno di moreTu, che bene mi amerai di malamore
sì, di malamore.Di’ che mi amerai di febbre o consunzione
prendi alla fronte il cervello fra il pallone
baciami alla gola la tua bocca migliore
ma è l’asma che mi cola come piombo sul cuore.Tu, che bene mi amerai di malamore
di’ che bene mi amerai di malamore
sì, di malamoreDi’ che mi amerai da pazzi o confusione
stordendo il nervo il pensiero va in canzone
la mano nella pelle, il tuo corpo migliore
e il fiore che si secca nell’occhiello del cuoreDi che segno mi amerai di malamore?
Di che segno mi amerai di malamore?
Sì, di malamoreTu, che bene mi amerai di malamore
di che segno mi amerai di malamore?
Sì, di malamore.
Interessante questo articolo, ma sarebbe giusto ricordare che quella di Sinigallia è una mirabile cover. Difatti Riccardo Sinigallia e Renato De Maria, inserendo Malamore nella colonna sonora del film Lo spietato, hanno voluto fare un omaggio al grande Enzo Carella che, insieme a Pasquale Panella, autore dei testi, ha scritto questa canzone. Bisogna ringraziare Sinigallia e De Maria che hanno restituito al pubblico questo autentico capolavoro per troppo tempo dimenticato.