Il rinnovo della serie da parte di CBS, con la conferma che Bull 4 ci sarà nonostante le polemiche intorno al suo protagonista, ha avuto uno strascico pesante: la rete ha rinnovato il procedural con Michael Weatherly per la quarta stagione, ma il produttore esecutivo Steven Spielberg ha rescisso il contratto con la produzione e non sarà più alla guida creativa della serie.
Il passo indietro del celebre cineasta arriva presumibilmente sulla scia delle proteste del movimento #MeToo, dopo la notizia dello scorso dicembre – rivelata dal New York Times – che l’ex membro del cast Eliza Dushku ha lasciato la serie con un accordo da 9,5 milioni di dollari con la CBS, proposto dall’emittente per mettere a tacere le accuse di molestie sessuali a carico di Weatherly. L’attrice, tempo dopo la sua uscita dal cast, in un editoriale per il Boston Globe rivelò di aver subito molestie verbali a sfondo sessuale da parte del protagonista di Bull, l’ex Tony DiNozzo di NCIS: Weatherly avrebbe creato sul set un’atmosfera pesante con commenti osceni nei suoi confronti, spingendola a presentare un reclamo formale alla CBS, con cui però ci fu un accordo transattivo che prevedeva la sua uscita dal cast con una lauta fuoriuscita, per evitare scandali che danneggiassero la serie e l’immagine dell’emittente. In un’intervista rilasciata a Deadline a marzo, la Dushku ha detto di aver incontrato Steven Spielberg e i rappresentanti dell’organizzazione Time’s Up per discutere delle “possibili soluzioni per questo squilibrio sistemico di potere” nel settore dell’intrattenimento.
Weatherly si è sempre difeso e ha negato di avere molestato intenzionalmente la Dushku, ma ha fatto anche delle parziali ammissioni, scusandosi se alcune battute si sono rivelate offensive per l’attrice e ammettendo ammesso di essersi comportato in modo “non divertente e non appropriato”. Le sue scuse per “il dolore provocato ad Eliza” non hanno messo fine alle polemiche intorno alla serie, considerata dalle attiviste del movimento #MeToo ennesimo esempio della condizione delle donne nell’industria dell’intrattenimento. Il danno d’immagine si è fatto sentire anche nei numeri: come ricorda TvLine, Bull ha visto sparire più di un terzo del suo pubblico dallo scorso autunno ad oggi. Ciò nonostante, il rinnovo è arrivato ugualmente insieme a quello di altre serie CBS, ma con la perdita di un pilastro come Spielberg nella produzione.
Con la sua compagnia di produzione, la Amblin Television, il regista ha scelto di uscire dalla serie e slegare il suo nome da quello di Bull: la notizia è arrivata pochi minuti dopo che la CBS aveva annunciato il ritorno del procedural con Michael Weatherly nella prossima stagione televisiva. “Possiamo confermare che non siamo più associati allo spettacolo“, ha detto una portavoce della compagnia di Spielberg, la Amblin Television, che ha prodotto la serie insieme a CBS Studios. Il regista e produttore non ha commentato la vicenda, ma certamente il suo allontanamento non depone a favore di una nuova stagione di successo per Bull.