La morte di Keith Flint, in quel tragico 4 marzo, è ancora un silenzio assordante, ma non abbastanza da mettere il resto a tacere: l’appello dei Prodigy a tutti i fan (e non solo) è una spinta a non lasciarsi andare, a non prendere quella direzione senza ritorno che diventa un buco nero capace di divorare. La band di Breathe e Firestarter, nelle ultime ore, ha pubblicato un messaggio di speranza e incoraggiamento rivolto a tutte le persone che si trovano nel vortice della depressione:
È stato un periodo tremendo per tutti, nelle ultime settimane dalla morte di Keef. Se state combattendo con la depressione, la dipendenza o con tendenze suicide, vi preghiamo di non soffrire in silenzio. I Prodigy danno pieno supporto alla campagna per migliorare la salute mentale di tutti e per darle il rispetto che merita.
Il frontman Keith Flint, infatti, è morto togliendosi la vita nella sua casa dell’Essex, impiccandosi. La sua depressione era iniziata da quando si era separato dalla moglie Mayum Kai e l’appello dei Prodigy vuole sottolineare, infatti, quanto possa essere difficile ma possibile uscire dall’antro corrosivo della malattia, e la prima cosa da fare è quella di non chiudersi in una gabbia apparentemente protettiva. Per questo la band ha fornito alcuni indirizzi utili per raggiungere le hotline che si occupano proprio di aiutare le persone con questi disturbi. Per coloro che vivono nel Regno Unito consigliano di rivolgersi a Mind.org, The calm zone e Samaritans, mentre per il resto del mondo è possibile trovare il sito più vicino visitando Suicide.org.
Lo stesso male terribile si è portato via Chester Bennington dei Linkin Park e tanti altri, e Keith Flint era una vera icona della dance e della techno degli anni ’90. L’appello dei Prodigy vuole scongiurare che capiti di nuovo, vuole offrire un abbraccio e un ascolto a tutti coloro che vivono lo stesso inferno.