In quanto tempo riuscirà a prendere piede il 5G? La domande è legittima, specie adesso che si sta entrando nel vivo della questione. L’era del 2G iniziò nel 1991, del 3G nel 2003 e del 4G nel 2009. Come riportato sulle pagine di ‘GSMArena.com‘, il lasso temporale compreso tra il 1991 ed il 2003 è stato dominato fondamentalmente dal 2G, mentre il 3G è riuscito a prendere il sopravvento soltanto un quadriennio dal suo lancio. Del resto, non c’era questa urgenza, le tecnologie non avevano ancora raggiunto livelli tali da richiedere un salto di qualità prematuro in termini di infrastrutture di rete. Si utilizzava l’MMS per lo scambio di foto ed altri contenuti multimediali, non si era soliti effettuare o ricevere videochiamate ed i piani dati erano ancora troppo costosi per un impiego tradizionale. Nel giro di un paio d’anni la situazione poi è cambiata, tanto da far diventare il 3G lo standard di riferimento intorno al 2007, a distanza di 16 anni dall’introduzione del 2G.
Più o meno lo stesso è accaduto con il 4G: dopo 4 anni dal suo lancio, la connettività ha cominciato a diffondersi con maggiore efficacia, superando la distribuzione del 3G. Le prime rete LTE sono targate 2009, ma ci sono voluti circa due anni per una loro diffusione più significativa. La situazione dovrebbe restare invariata per il 5G, visto che i primi device ad essersi connessi alla nuova rete sono computer collegati ai modem, per lo più tramite USB o Wi-Fi. Era il 2013 quando le reti 4G ha superato definitivamente i modelli 3G, a distanza di 10 anni dal lancio di queste ultime reti. I primi network 5G sono stati lanciati quest’anno, nonostante alcuni vettori affermino di averlo fatto anche prima, per lo più per test e pubblicità di natura pubblica.
Se il trend continua a procedere di questo passo, si arriverà al 2023 prima che un telefono medio adotti il 5G. Un intervallo di tempo che suona parecchio lungo, ma che potrebbe rivelarsi necessario affinché la tecnologia venga adeguatamente messa a punto. I primi telefono compatibili con i nuovi standard di rete potrebbero non essere perfetti: pensate alla durata della batteria su rete 3G, inizialmente davvero terribile. I primi modem 4G hanno, invece, funzionato discretamente bene fin dall’inizio, a differenza di quanto potrebbe accadere con il 5G, per la presenza di bug ed eventuali battery drain.
Un altro problema potrebbe essere rappresentato dalla copertura, che si dipanerà a partire dalle grandi metropoli, per poi irradiarsi, solo in un secondo momenti, nei piccoli centri, dove per un certo periodo tempo si avrà difficoltà a navigare in 5G, che diventerà un vero e proprio standard, secondo le prime previsioni, solo a partire dal 2023. Prima di allora sarà complicato vedere soppiantato il 4G, ed ecco uno dei principali motivi per i quali acquistare fin da subito uno smartphone 5G potrebbe rivelarsi una mossa non troppo azzeccata (a meno che non si abiti in pieno centro, e si abbia un capitale tale da poter sostenere un investimento così prematuro). Quanti di voi sono d’accordo con queste stime, e quanti invece pensano che il passaggio sarà più rapido? Fatecelo sapere nel box dei commenti sottostante.