L’uscita del Samsung Galaxy Fold è ufficialmente posticipata per tutti, anche per noi italiani. Erano in molti ad aspettare il lancio commerciale dello smartphone pieghevole il prossimo 26 aprile nel nostro paese e in Europa con l’avvio delle prevendite e le conseguenti vendite del 3 maggio ma il produttore ha bloccato qualsiasi inizio di distribuzione e ovunque nel mondo. Una decisione molto importante ma resa necessaria dai non pochi problemi riscontrati per il device. Anomalie tecniche che rischiano ora di compromettere e non poco (e nuovamente) proprio Samsung.
Nella giornata di ieri avevamo riportato la notizia (anche quella ufficiale) del rinvio di una serie di eventi di lancio del Samsung Galaxy Fold in Cina: si attendeva con ansia anche un riscontro su quanto previsto per il resto del mondo e questo è giunto solo qualche ora fa, attraverso un comunicato stampa dello stesso produttore. Quest’ultimo pone l’accento sul carattere rivoluzionario del device già apprezzato per la sua portata innovativa ma l’azienda non può affatto non considerare le recensioni non positive relative alla resa del suo display e per questo motivo ha deciso di indagare sulle cause dei malfunzionamenti e prendersi il giusto tempo per garantire la migliore esperienza possibile ai suoi clienti.
Il Samsung Galaxy Fold, dopo le prime verifiche effettuate, avrebbe mostrato più di un tallone d’Achille. Come già specificato, il film protettivo che si trova sopra lo schermo non dovrà mai essere rimosso perché quest’ultimo ha una rilevanza fondamentale per la tenuta strutturale del device. Ancora, proprio il produttore ha notato che le parti alte e basse della cerniera dello smartphone pieghevole risultano essere dei veri punti deboli che mettono in pericolo proprio il device oltre che a esporlo a polvere e altri agenti esterni. L’azienda, ancora, indagherà pure sugli episodi di “flickering”, letteralmente sfarfallio che hanno caratterizzato il nuovissimo modello.
A seguito della decisione di Samsung, una riflessione è d’obbligo: quanto sta accadendo al Galaxy Fold non può non far ritornare alla mente lo scandalo del Samsung Galaxy Note 7, ritirato dal mercato per i casi di esplosione delle batterie. Il phablet , in quel caso, non è più stato commercializzato globalmente, visto che la salute dei clienti era fortemente messa in pericolo. Magari la gravità dello scandalo del device flessibile non è la stessa ma ci troviamo senz’altro al cospetto di un nuovo flop per l’azienda. Quest’ultima doveva fare da apripista alla tecnologia, invece è risultata alla fine precipitosa nel proporre un modello senz’altro non pronto per il mercato. Nel comunicato ufficiale, si parla di qualche settimana necessaria per annunciare la prossima data di rilascio e non certo per l’uscita commerciale vera e propria. Proprio in questo lasso di tempo, la reputazione del brand rischia di essere messa decisamente a dura prova e potrebbe risentirne anche la vendita di altre linee, in primis quella del Galaxy S10.
Una cosa è certa, per concludere: lo scandalo del Samsung Galaxy Fold e della sua attuale mancata commercializzazione sarà tanto più grave in proporzione a quanto avverrà sul fronte concorrente. Sempre nella giornata di ieri, abbiamo riportato la notizia ufficiosa relativa al posticipo delle vendite pure dello smartphone pieghevole Huawei Mate X. Le vendite che sarebbero dovute iniziare a giugno, dovrebbero invece slittare (almeno) fino a settembre e questo sempre per problemi accorsi al display di nuova generazione. Come a voler dire, mal comune mezzo gaudio: se anche Huawei affronterà un suo personale scandalo per il device flessibile, allora in sostanza la prima generazione di pieghevoli appunto sarà stata un passo avventato per entrambi i produttori che riporteranno a casa un sostanziale pareggio e magari sarà necessario riparlarne almeno nel 2020, questa volta si dopo verifiche copiose e che non lascino nulla al caso.