L’Eurovision Song Contest 2019 che si terrà a Tel Aviv è al centro dell’appello di Roger Waters a Madonna. Se facciamo un passo indietro ricordiamo che lo storico bassista dei Pink Floyd aveva già catechizzato una tribute band chiedendo ai componenti di non esibirsi in tre date previste a Tel Aviv, Haifa e Be’er Sheba. Il musicista, infatti, è sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti umani e anche in questa occasione si è pronunciato per commentare la partecipazione di Madonna e altri artisti all’Eurovision Song Contest 2019.
L’appello di Roger Waters a Madonna è comparso sulle colonne del Guardian:
Alcuni miei colleghi musicisti si sono esibiti di recente in Israele dicendo di averlo fatto per costruire ponti e incoraggiare la pace. Ca**ate. Esibirsi in Israele è un affare lucroso, ma così si aiuta a normalizzare l’occupazione, l’apartheid, la pulizia etnica, il massacro di manifestanti disarmati e altre brutte cose.
Quando si rivolge alla popstar di Papa don’t preach, Waters usa queste parole: «È ancora in tempo per ripensarci. Se crede nei diritti umani può tirarsi indietro e per ragioni etiche e per ragioni politiche». La replica di uno dei portavoce dell’Eurovision non si è lasciata attendere: «L’Eurovision è un evento non politico, che unisce le persone attraverso la comune passione per la musica», mentre il regista Yuval Cohen afferma: «Sia noi sia Madonna desideriamo molto che essa sia presente, ma ancora non c’è un contratto firmato». L’appello è comparso sui principali organi di stampa internazionali.
Nell’intervento rilasciato al Guardian l’ex Pink Floyd aggiunge: «A tutti i concorrenti – giovani e adulti, Madonna compresa – consiglio di leggere la Dichiarazione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. È stata tradotta in 500 lingue, chiunque può leggerla e comprenderne i 30 articoli». L’appello di Roger Waters a Madonna non ha ancora ottenuto risposta, e le prossime ore potrebbero essere decisive per una replica della popstar di Frozen.