Un successo planetario indiscutibile quello riscosso sin dal giorno del lancio da parte di Nintendo Switch, la piccola console ibrida del colosso giapponese che ha praticamente monopolizzato le attenzioni di chi era precedentemente alla ricerca di un dispositivo che coniugasse le performance di una console da salotto con l’ergonomia e la praticità di un device handheld. Chiaramente a distanza di diversi anni (tre, per la precisione) non potevano mancare voci che riportassero della possibile volontà da parte della casa produttrice di portare sul mercato una versione rivista e corretta della console. Ma quali potrebbero essere gli aspetti sui quali è più urgente intervenire?
Senza ombra di dubbio un piccolo upgrade potrebbe far bene alla batteria di Nintendo Switch. Una problematica che ovviamente non risulta insormontabile per chi ama godere dei titoli comodamente nel salotto di casa con la console attaccata alla tv, ma il discorso cambia se la principale funzione del device è di soddisfare le voglie videoludiche viaggerecce. A maggior ragione poi se i giochi utilizzati non sono piccoli indie (che non stressano eccessivamente la batteria) ma titoli mastodontici del calibro di The Legend of Zelda Breath of the Wild: in questo caso non aspettatevi miracoli, con lo spegnimento che potrebbe avvenire in un lasso di tempo compreso tra le due e le tre ore. Anche solo raddoppiare l’efficacia (o almeno ottimizzare il tutto) sarebbe un passo in avanti niente male.
Utile sarebbe poi migliorare la struttura hardware in dotazione a Nintendo Switch. La console di per se è caruccia assai, oltre che ben confezionata sotto il profilo dell’ergonomia: gli aspetti che meriterebbero un restyle sarebbero più o meno marginali, come il “cavalletto” posteriore (quello che permette di appoggiare la console su un ripiano e di giocare con i Joy-Con staccati, per intenderci, ndr) che non restituisce proprio un feedback di solidità assoluta. Discorso analogo lo possiamo tranquillamente fare anche per il Dock, la “casa” di Nintendo Switch che la accoglie quando si è impegnati nelle sessioni di gaming al televisore: troppa plastica e un’ottimizzazione di certo non eccelsa, con numerose lamentele riportate di graffi ravvisati sugli schermi a seguito di inserimenti non perfetti della console al suo interno. Capisco che non si possa inserire brutalmente, ma una migliore “accoglienza” da parte del Dock nei confronti del gioiellino non sarebbe poi tanto male.
Bella cosa poi la portabilità. Una gran cosa. E allora perché non renderla totale? In senso vi domandate? Permettendo per esempio di collegare le cuffie direttamente ai Joy-Con, l’unica struttura dell’intera console che necessita per forza di cose di essere sempre saldamente nelle mani dei giocatori. Attualmente l’alloggio per il jack delle cuffie è sulla parte superiore dello schermo, e un cambio di locazione garantirebbe a tutti di evitare di infastidire i propri vicini nel corso delle sessioni di gioco in treno o in aereo.
Ultimo aspetto che necessiterebbe di una revisione è lo schermo di Nintendo Switch. Giocare a 1080p tanto sullo schermo di casa quanto sul display da 6.2 pollici garantirebbe un upgrade sostanziale all’esperienza ludica, soprattutto con i titoli maggiormente performanti. Qui andrebbe rivisto anche l’impiego del chip Nvidia Tegra X1: l’utilizzo del successore, Nvidia Tegra X2, garantirebbe performance potenziate e magari anche quel power up che tanto si brama sotto il profilo delle trasposizioni grafiche dei titoli.
Riuscirà la tanto rumoreggiata versione 2019 di Nintendo Switch a soddisfare tutte le aspettative che, mese dopo mese, si stanno venendo a creare? Staremo a vedere!