Fiorella Mannoia attacca Matteo Salvini e si scatena immediatamente la bagarre social solita, dal momento che non è la prima volta che l’artista romana si rivolge al Ministro dell’Interno e alla sua politica, che ha già dimostrato di non condividere la sua politica, ben prima che fosse nominato vicepremier.
L’attacco arriva dal palco di uno degli instore che Fiorella Mannoia sta tenendo per supportare Personale, il nuovo album di inediti che ha rilasciato alla fine di marzo e dal quale ha estratto il brano Il peso del coraggio come singolo apripista.
“Prima le istituzioni avevano pudore. Mentre ora è un vomito continuo e a chi dobbiamo dire grazie? A chi ha sdoganato un linguaggio che va bene per un avventore di un bar. Non per un ministro dell’Interno. Stanno soffiando sul fuoco della paura e la cosa più sconvolgente è che lo fanno per motivi elettorali. A che serve metterci gli uni contro gli altri? Non sarebbe più semplice predisporre l’accoglienza?”
L’artista ha poi parlato della famigerata pacchia che spesso compare sui canali social: “Un conto è dire che non possiamo accogliere tutti quanti, un conto dire che la pacchia è finita. Le parole sono armi”.
Non è questa la prima volta che Fiorella Mannoia si scaglia contro la politica di Matteo Salvini. Già nell’estate del 2018, l’artista romana aveva commentato le gesta del Ministro dell’Interno con parole molto dure, nei toni che che spesso ha utilizzato per criticare aspramente le scelte dell’esecutivo.
La risposta di Matteo Salvini non si è fatta attendere, ancora nel suo stile. Il Ministro dell’Interno l’ha nuovamente invitata a cantare, quasi a suggerire una “cura” per il vomito continuo che la starebbe affliggendo da quando l’Italia ha compiuto determinati passi sul tema dell’accoglienza. A essere contestato è anche il linguaggio impiegato che, a detta di Fiorella Mannoia, non sarebbe adeguato a un Ministro dell’Interno.