Nel 1992 l’album solista di Dave Grohl “Late!” prendeva vita, ma era già stato modificato dal titolo originale “Pocketwatch”. Tutti conosciamo brani inediti come Marigold e Winnebago, e alcune delle canzoni presenti in “Pocketwatch” sarebbero poi state riprese dai Foo Fighters. Una prima versione “demo” di “Late!”, nei giorni scorsi, è stata venduta all’asta per 565 dollari da un venditore che affermava di averla acquistata nel 1994 tramite un servizio postale.
Le canzoni presenti all’interno dell’album solista di Dave Grohl sono uno stato embrionale di tutto ciò che un giorno avrebbe fatto parte del progetto Foo Fighters, ma allo stesso tempo nascondono forti influenze dello stile dei Nirvana di cui Grohl fu uno dei motori principali: il suo stile percussionistico violento e preciso aveva definito il vero sound della band. In Pokey the little puppy, per esempio, troviamo lo stesso riff di batteria di My hero dei Foo Fighters, singolo estratto dall’album “The colour and the shape” (1997). Tutti i brani presenti nel nastro sono stati registrati, scritti e suonati da Dave Grohl, eccetto Petrol CB in cui è presente la partecipazione di Barret Jones ai cori.
Le canzoni scritte dal futuro frontman della band di Learn to fly erano una realtà parallela ai Nirvana. Kurt Cobain apprezzò talmente tanto Color pictures of a marigold – poi divenuta semplicemente Marigold – da inserirla come b-side del singolo Heart-shaped box. La versione di Marigold presente in “Late!” è totalmente acustica, senza batteria né basso. L’ex batterista dei Nirvana è sempre stato un fiume in piena in termini di creatività, e le sue attitudini post-grunge e punk erano già presenti all’interno di “Late!”.
L’album solista di Dave Grohl è, al giorno d’oggi, un importante anello di congiunzione tra la musica di Seattle e i Foo Fighters, che fecero da apripista alla sua natura di autore di brani e di frontman.