Sabrina Salerno è un’icona internazionale degli anni ’80, che però continua a fare successo anche oggi, come in Francia dove lo show di cui è una delle protagoniste raccoglie centinaia di migliaia di fans ogni anno.
Fin dal primo boom con “Boys” nel 1987 ha venduto 20 milioni di copie.
Eppure lei è una ragazza timida, quasi schiva. Fu investita da un successo clamoroso, al punto che a Parigi i suoi fans sfondarono la vetrata dell’aeroporto. Però Sabrina ha sempre sofferto per un’infanzia di solitudine. Senza padre, che ha conosciuto per la prima volta a 12 anni, ha vissuto prima con gli zii poi coi nonni. Ha 17 anni quando fa un provino a Mediaset e la convincono a ballare in topless (roba da denuncia penale). Quel provino le vale la partecipazione a varietà in prima serata con Johnny Dorelli, Amanda Lear, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Claudio Cecchetto la lancia nella musica con “Sexy Girl” e poi con “Boys”, il cui video dove la riprendono col seno praticamente nudo, la proietta nelle hit di tutto il mondo. In quella britannica è la prima artista ad arrivare ai vertici, in una classifica che vede Michael Jackson al 1° posto davanti a Madonna e Sabrina Salerno.
Ma il successo non le porta felicità. Vessata da un manager che la domina, con ancora dentro la rabbia per l’abbandono dei genitori, non è felice. Dopo una lunga battaglia legale si libera del manager, incontra quello che è ancora oggi suo marito, ha un figlio e finalmente, piano piano, può iniziare a godersi i risultati che ancora oggi ha.
Lei stessa mi ha raccontato, meravigliata, che oggi ha voglia di abbracciare il proprio pubblico.
Sabrina non ama apparire in televisione e accetta di farlo solo quando è ripresa sul palco. Tuttavia è venuta al Barone Rosso e sono felice sia stata benissimo, tanto che alla fine avrebbe voluto rimanere ancora.
Sta facendo un percorso importante per crescere dentro, per accettare il karma che le ha causato tanta sofferenza. Sì, lo so, parlare di sofferenza per una star come lei pare un ossimoro, ma non lo è. Quando una bambina non riesce ad avere l’amore dei genitori, tutto quello che può avere dal pubblico non basterà mai. Le ferite subite da bambini possono guarire solo dopo un lungo percorso di lavoro dentro se stessi. E in questo Sabrina è a buon punto.
Sta ritrovando anche il piacere di fare nuova musica. Ha appena pubblicato “Voices”, che al Barone Rosso ha fatto dal vivo, accompagnata con sintetizzatore e chitarra da Ricky Sirone. Altre canzoni sono pronte e attendono solo di essere registrate. Nel video che ho scelto di montare per questo Red Box ci sono i due estremi di Sabrina. Riguardo con lei il video di “Boys”, il suo inizio, per poi concludere con l’ultimo suo episodio musicale: “Voices”.
Chiaramente aspetto Sabrina altre volte al Barone Rosso, perché è una splendida ragazza, non solo nell’involucro esterno.