Sembra strano ma è già arrivato il momento di parlare del Huawei Mate 30. Nonostante ben prima di questo device dispiegato in tutta la sua serie, c’è l’imminente lancio della generazione Huawei P30 prevista per martedì 26 marzo, ci sono delle indiscrezioni sull’hardware della futura ammiraglia già molto interessanti sulle quali discutere. Queste riguardano la nuova tecnologia Extreme Ultraviolet Lithography (EUV) che sarà integrata nel processore Kirin 985 a bordo del telefono. Cerchiamo di comprendere bene di che cosa si tratta.
L’innovazione hardware in questione non sarà pronta per i vicinissimi Huawei P30 e gioco forza, dovrà fare la sua prima comparsa sui prossimi Huawei Mate 30 (certo sulla versione standard e Pro, magari non su quella Lite). La tecnologia EUV appunto , attraverso l’uso della luce, sarà fondamentale nella fase di produzione del prossimo chip Kirin, perché consentirà un posizionamento dei transistor più preciso proprio all’interno del processore. Ciò dovrebbe garantire un aumento della densità appunto del chp di circa il 20% e dunque una maggiore potenza dello stesso, ma con un minore dispendio di energia.
Al chip 985 a 7 nanometri gioverà dunque l’utilizzo della tecnologia EUV e il miglioramento rispetto alla generazione precedente dovrebbe essere notevole. Qualche esperto tuttavia avanza qualche dubbio sul salto in avanti dei device in questione, visto che l’innovazione in fase di produzione dovrebbe mostrare i suoi effetti benefici soprattutto con chip a 5 nanometri e non a 7 come quelli attuali. Certo, il miglioramento potrà essere più o meno marcato ma almeno non ci sono dubbi sul fatto che un incremento delle prestazioni ci sarà.
Il Huawei Mate 30 è atteso non prima del prossimo autunno, molto probabilmente nel mese di ottobre, come nel caso dell’attuale Mate 20. Fino ad allora non mancheranno tante nuove indiscrezioni di natura hardware e non solo, consigliamo dunque ai nostri lettori di restare sintonizzate sulle pagine di OptiMagazine.