Parliamo di rimodulazioni Vodafone per riferirci non propriamente agli utenti legati al vettore rosso in quanto tale ma a quelli TeleTu, da tempo, un marchio accorpato proprio a Vodafone. Nella calda estate che attende tutti coloro che hanno un contratto proprio con il brand, ci sono da aggiungere anche nuovi e importanti rincari che non risparmieranno coloro che in passato hanno siglato un contratto con il brand minore appunto.
Dal 23 luglio 2019 alcuni specifici clienti Vodafone di rete fissa, ossia quelli con una vecchia offerta a marchio TeleTu, subiranno un aumento della loro spesa mensile in riferimento al loro servizio pari a 2,99 euro. Gli utenti coinvolti non sono pochi ma fanno eccezione quelli con i piani definiti “per sempre” e a consumo o coloro che hanno siglato tempo fa un contratto con un ente pubblico.
Come ci ricorda anche Mondomobileweb, dal lontano 1 ottobre 2012 TeleTu è diventato un marchio di Vodafone (precedentemente anche brand Omnitel). Il pacchetto clienti è entrato dunque di pieno diritto nell’azienda per le offerte di rete fissa e dunque deve subirne pure le relative politiche commerciali di riferimento che, come ampiamente riportato anche negli ultimi giorni, prevedono fin troppo spesso aumenti e rincari con la motivazione della necessità di mantenere alti i livelli qualitativi del servizio.
Naturalmente c’è la possibilità di recedere dal contratto fino al giorno prima della modifica unilaterale del contratto, ossia fino al prossimo 22 luglio. L’operazione potrà essere effettuata con l’invio di una raccomandata A/R all’indirizzo TeleTu, casella postale 1022 88046 San Pietro Lametino (CZ) o più semplicemente di una comunicazione via PEC all’indirizzo vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it. L’oggetto della comunicazione che andrà specificato in entrambi i casi sarà “Modifica delle condizioni contrattuali“.
Purtroppo quella appena raccontata non è la prima rimodulazione Vodafone che ha colpito i clienti TeleTu. Già nel 2018, un altro aumento si era abbattuto sugli utenti: speriamo almeno che il rincaro attuale sia l’ultimo della serie o almeno resti tali per tanto tempo.