Un po’ a sorpresa i nuovi iPad Air e iPad Mini di quinta generazione sono stati lanciati oggi 18 marzo. Che qualcosa bollisse in pentola proprio in questa data, lo avevamo già intuito dalle prime ore della mattinata, quando l’Apple Store era andato off-line per consentire il suo aggiornamento con le nuove vetrine. Il nuovo hardware non smentisce la filosofia Apple di prodotti premium ma neanche la politica di prezzo degli esemplari è cambiata di una virgola, con un listino niente affatto economico.
Il design del nuovo iaAd Air è identico a quello del suo predecessore. Il display è da 10,5 pollici e sotto la scocca c’è un potente chip A12 Bionic. La velocità di connessione con il Wi-Fi raggiunge gli 866 Mbps mentre la fotocamera posteriore consente di registrare video in 4K e ha risoluzione da 8 MP. Quella anteriore, al contrario, possiede un’unità da 7 MP. Le colorazioni disponibili sono quella argento, grigio siderale e oro mentre il prezzo di partenza per il modello da 64 GB solo Wi-Fi è di 569 euro, mentre 709 euro per quello con connessione 4G LTE e stesso storage. Addirittura l’esemplare da 256 GB arriva a costare 739 euro nella variante solo Wi-FI e e 879 euro anche per quella Cellular. Siamo in perfetta sintonia con la strategia commerciala Apple ma con un mercato smartphone e pure tablet in contrazione, sarebbe stato alquanto lungimirante proporre un altro listino.
L’iPad Mini di quinta generazione ha un display Retina da 7.9 pollici True Tone, un processore A12 Bionic con Neural Engine e il suo punto di forza è senz’altro la compatibilità con la Apple Pencil, a lungo agognata dai fan Apple. Altro plus dovrebbe essere l’autonomia, quella dichiarata è di 10 ore in attività. Le fotocamere anteriori ed inferiori sono le stesse del fratello maggiore iPad Air 2 come pure le colorazioni disponibili. Il modello da 64 GB costa 459 euro nella sua versione solo Wi-Fi e e 599 euro in quella anche Cellular. Per la variante da 256 GB il prezzo sale a 629 euro (Wi-Fi) e 769 euro (Cellular).
Chi ha sempre amato gli iPad continuerà a comprare anche i nuovissimi tablet Apple appena sfornati, difficilmente invece esemplari con così poca innovazione tecnologica a bordo rispetto alla generazione precedente e a prezzi sempre salatissimi conquisteranno nuovi acquirenti. Le alternative Android sono, nella maggior parte dei casi, molto più economiche e di certo più accessibili. Apple avrebbe fatto bene a cambiare rotta e a mitigare i suoi listini: certi prezzi sono oramai anacronistici per un brand che è meno appetibile rispetto al passato con il suo hardware e per questo motivo punta molto ora anche sui servizi.