Potrebbe sembrare inspiegabile il ritardo nell’annuncio della produzione di Bodyguard 2, perché quando una serie apparentemente senza troppe pretese porta il suo protagonista a vincere un Emmy Award e segna un record storico di ascolti sull’emittente che la trasmette, il rinnovo sembra quasi doveroso.
Intendiamoci, Bodyguard non è certo stata la serie dell’anno nel 2018 e l’interpretazione di Madden è quella che è (tre espressioni che si alternano per tutta la serie), di sicuro non è uno di quei titoli che ricorderemo in futuro come un grande evento, ma visti i risultati è ovvio che il suo pubblico ne aspetti con ansia il ritorno.
Risulta infatti alquanto sorprendente che Bodyguard, a dispetto di altre serie dal minor seguito, non sia ancora stata rinnovata: la serie inglese si è imposta come il più grande successo di BBC One lo scorso anno, diventando la serie drammatica più vista di sempre sulla tv di stato britannica che l’ha trasmesso in anteprima (nel resto del mondo è fruibile su Netflix). Numeri impressionanti che hanno raggiunto quota 17,1 milioni di persone per il finale di stagione. Eppure, quello che sembrava un rinnovo scontato, non è mai arrivato e sia il cast artistico che quello tecnico sono sempre stati piuttosto evasivi in questi mesi a riguardo.
Ora è il creatore Jed Mercurio ad aggiornare il pubblico sullo stato dell’arte, spiegando a cosa è dovuto il prolungamento dei tempi. Lo showrunner ne ha parlato alla conferenza INTV in Israele, come riporta Deadline.
Ci piacerebbe fare una nuova stagione. Apprezziamo la vera fame dei fan di vederlo: ci sono molti aspetti logistici in termini di creazione di una seconda stagione e stiamo semplicemente lavorando su quelli.
Sarebbero dunque problemi di tipo logistico a fermare la messa in cantiere di Bodyguard. Quali siano le limitazioni, nello specifico, non è chiaro. All’inizio di quest’anno, anche la star della serie Richard Madden si è detta disponibile a tornare nei panni della guardia del corpo sociopatica David Budd, ma limitandosi a dire che nonostante le buone intenzioni “nulla è ancora confermato, siamo solo in trattative“. Il mistero continua.