La morte prematura di Luke Perry ha fatto gridare tutti alla fine degli anni Novanta, come se questi non fossero finiti già da circa un ventennio. Piuttosto, l’evento tragico soprattutto per l’età dell’attore, soli 52 anni, ha scatenato una malinconia generale di quelle che fanno ricordare agli adolescenti del secolo scorso come siano ormai entrati irrimediabilmente nell’età adulta, spingendoli a fare i conti coi riferimenti della cultura pop con cui sono cresciuti.
La scomparsa dell’attore ha diviso il pubblico tra chi rivendica di aver amato Beverly Hills 90210 e chi ripensandoci oggi un po’ se ne vergogna, ma soprattutto ha fatto scoprire a molti che Luke Perry, da sempre incastrato nel ruolo del rubacuori fascinoso e ribelle, in realtà era tutt’altro fuori dal set: un padre di due figli, un uomo generoso e cordiale, un professionista amato per la sua dedizione, come lo ricorda oggi il cast artistico e tecnico di Riverdale, l’ultima produzione cui stava lavorando prima di essere colpito da un ictus rivelatosi fatale.
Purtroppo per lui, la sua carriera non è mai decollata con grandi ruoli da protagonista dopo Beverly Hills 90210, come accade a tutti coloro il cui viso resta per sempre incastrato nell’iconico personaggio con cui hanno conquistato la popolarità: “Sarò legato a lui fino alla morte, ma in realtà va bene così, ho creato io Dylan McKay, è mio” ebbe a dire l’attore in un’intervista del 2008 accettando il suo destino. Con McKay, Perry è diventato il primo amore di almeno un paio di generazioni di ragazzine, incarnando un ideale un po’ stereotipato ma non del tutto negativo di ragazzo tormentato e sensibile al tempo stesso, pieno di debolezze (su tutte, la dipendenza dall’alcol) e insofferente alle regole, ma animato da buoni sentimenti, certamente aiutato quella faccia impertinente e magnetica che ne hanno fatto il perfetto idolo da poster in cameretta.
In realtà nella carriera di Perry non c’è stato solo Beverly Hills 90210, la serie madre nel genere teen drama cui ha preso parte iconicamente dal 1990 al 2000, dieci anni dai quali non sarebbe più uscito come Perry ma come l’eterno Dylan. La sua filmografia è ricca di partecipazioni, una lista lunga ma fatta di particine perlopiù poco rilevanti e per pochi episodi (talvolta solo uno) in molte altre serie televisive e in alcuni film.
Potreste essere sorpresi dal numero degli altri ruoli di Perry in carriera, eppure in confronto a quello in Beverly Hills, sono davvero tutti poco memorabili. Qualcuno ricorderà ad esempio una piccola parte in Vacanze di Natale ’95, in cui interpretava se stesso sulla scia del successo di Bevery Hills, facendosi del male da solo perché l’etichetta di Dylan McKay non la levi certo interpretando l’interprete di Dylan McKay altrove.
Ma negli Duemila l’attore non è rimasto certo con le mani in mano. Solo per citare qualche titolo dopo l’addio a 90210, è stato in 10 episodi della serie tv Oz (2001-2002), protagonista delle due stagioni di Jeremiah (2002-2004) che ha rappresentato il suo ruolo maggiore in carriera dopo Beverly Hills, in un episodio di Will & Grace (2005), in tre de Le cose che amo di te con protagonista la collega di Beverly Hills Jenny Garth (2005), nei film The Descent – Al centro della terra e Supernova (2005), in 13 episodi di Windfall (2006) e 10 di John from Cincinnati (2007), in un episodio di Law & Order: Special Victims Unit e Criminal Minds (2008), nella miniserie tv The Storm – Catastrofe annunciata (2009), in Goodnight for Justice, film tv diretto dal Brandon di Beverly Hills Jason Priestley (2011), in cinque episodi di Body of Proof (2012-2013) e in diversi altri film per la televisione o singoli episodi di serie tv fino all’approdo in Riverdale (2017-2019). E anche il cinema gli ha regalato qualche soddisfazione, con apparizioni in Buffy – L’Ammazza Vampiri, Il quinto elemento diretto da Luc Besson, Black Beauty e molti altri titoli minori.
Ecco alcune scene che mostrano un Perry diverso dal McKay incarnato per dieci anni in Beverly Hills, anche se nessuna sostituirà mai nell’immaginario collettivo i ricordi del suo triangolo con Brenda e Kelly.
- Prima di 90210 c’è stato il ruolo ricorrente di Kenny in Another World per un giovanissimo Perry: correva l’anno 1989
- Il film del 1992 che avrebbe portato a realizzare una serie sul personaggio di Buffy ha visto la partecipazione di Perry nei panni di Pike, un apparente fannullone che però si dimostra molto utile alla causa della protagonista (interpretata da Kristy Swanson).
- In Vacanze di Natale ’95, Perry interpretò se stesso diventando il “regalo” di un padre (Massimo Boldi) per la figlia adolescente (una giovanissima Cristiana Capotondi)
https://youtu.be/x85y4RWG0mA
- Diretto da Luke Besson ne Il quinto elemento, Perry ha interpretato Billy Masterson, un assistente di un professore che teorizza l’esistenza degli omonimi cinque elementi del titolo. Eccolo tra le rovine dell’antico Egitto.
- Nella quarta stagione di Oz, dramma carcerario della HBO, Perry ha interpretato il reverendo Jeremiah Cloutier accusato di appropriazione indebita.
- Indubbiamente il suo ruolo più importante dopo Beverly Hills, eccolo nei panni di Jeremiah, protagonista dell’omonima serie di fantascienza a sfondo apocalittico che non fu rinnovata dopo la seconda stagione.
- Indubbiamente il suo ruolo della maturità, smessi i panni dell’eterno rubacuori, eccolo in quelli del padre di Archie in Riverdale, che gli renderà omaggio nel primo episodio dopo la sua morte. ‘
https://youtu.be/B5xLQDJ91rc