Dopo la morte di Keith Flint, sopraggiunta il 4 marzo e annunciata dalla stessa band, i Prodigy cancellano tutti gli show programmati con un annuncio ufficiale pubblicato su Twitter. L’effetto è quello immediato, quindi non vi sarà alcuna possibilità di vedere la band di Smack my bitch up e Firestarter dal vivo. La morte del frontman ha scosso l’intero mondo della musica e sulla sua scomparsa si sono pronunciati artisti come Tom Morello, Brian May e John “Johnny Rotten” Lydon.
Il chitarrista dei Prophets of Rage, dei Rage Against the Machine e degli Audioslave ha raccontato in una lettera il momento in cui incontrò per la prima volta Keith Flint. I due musicisti si trovavano in Australia e Morello spiega che quel giorno i Prodigy rubarono letteralmente la scena ai Rage Against the Machine. Il chitarrista dei Queen, invece, racconta che un giorno Keith Flint lo raggiunse in un backstage di un concerto dei Prodigy e gli si inchinò di fronte, manifestando l’assoluto amore per i Queen. Pieno di rabbia, invece, è il messaggio dell’ex voce dei Sex Pistols che in un messaggio si chiede chi abbia lasciato solo Flint tanto da portarlo al suicidio.
Alla luce della tragedia che ha colpito l’intero mondo della musica, nello specifico l’elettronica, i Prodigy cancellano tutti gli show con poche parole: «Alla luce della tragica scomparsa di Keith Flint, tutti i prossimi impegni dal vivo dei Prodigy sono stati cancellati con effetto immediato». Il triste annuncio era stato confermato da Liam Howlett, membro della band: «Non ci credo, ma devo dirvi che nostro fratello Keith si è ucciso nel weekend. Sono scioccato, arrabbiato, confuso e col cuore spezzato».
Dal momento in cui i Prodigy cancellano tutti gli show è da considerarsi annullato anche il loro concerto in Norvegia, annunciato solamente l’1 marzo per la partecipazione al Festival “Pstereo” previsto tra il 15 e il 17 agosto.
Following the tragic death of Keith Flint all forthcoming Prodigy shows will be cancelled with immediate effect.
TheProdigyHQ pic.twitter.com/qxRiHYIPME— The Prodigy (@the_prodigy) 5 marzo 2019