Ci sono tantissimi punti di forza per i Samsung Galaxy S10 e Galaxy S10 Plus, come abbiamo avuto modo di constatare subito dopo la loro presentazione ufficiale. La loro scheda tecnica è ovviamente di primissimo livello, ma ci sono anche alcune voci forse non all’altezza delle aspettative del pubblico. Un esempio molto importante sotto questo punto di vista ci arriva dall’adozione dello standard UFS 2.1, al posto del 3.0, che avrebbe assicurato ai top di gamma 2019 un evidente passo in avanti in termini di velocità di trasmissione per i dati.
Rispetto al predecessore, lo standard 3.0 Universal Flash Storage viaggia a velocità doppia in fase di lettura e trasmissione dati. Nei mesi scorsi Samsung aveva preannunciato l’arrivo di questa svolta entro la prima metà del 2019 e tutti erano convinti si potesse fare questo step coi Samsung Galaxy S10, con picchi di velocità pari a 23,2 Gbps. Così non è stato, almeno stando ai primi test di cui ha parlato questa mattina anche SamMobile.
Insomma, mentre da un lato ci sono dei punti di forza incontestabili per il Samsung Galaxy S10 dopo i primi test sul campo, come abbiamo avuto modo di notare in questi giorni attraverso le prove “su strada” per il lettore delle impronte, allo stesso tempo è giusto che i potenziali acquirenti di questo gioiellino siano pienamente consapevoli anche di qualche mancanza. Per alcuni potrebbe fare la differenza il mancato arrivo sulla scena di uno standard simili, per altri no. Di sicuro anche qui in Italia qualcuno ci aveva fatto più di un pensiero dopo alcune dichiarazioni giunte nei mesi scorsi dai vertici del colosso coreano.
Insomma, per chi sperava di fare questo step con il Samsung Galaxy S10, ora il focus si sposta sul Samsung Galaxy Note 10, in attesa di ulteriori segnali da parte del produttore coreano nel corso dei prossimi mesi.