Ci sono anche Elisa e Jovanotti nel nuovo album di Rkomi, il trapper prestato al rap che ha deciso di spedire sul mercato il suo nuovo lavoro che ha voluto intitolare Dove gli occhi non arrivano.
Un disco che parla di contaminazione, quello di Mirko Martonana, che non a caso ha voluto inserire due grandi del pop per dare un’idea di completezza stilistica che ha sempre rivendicato attraverso l’utilizzo di strumenti suonati secondo tradizione, come il pianoforte, la batteria e la tromba.
La decisione di provare la strada musicale non è arrivata subito nonostante le influenze degli amici Tedua, Ghali e Izi, soprattutto per paura di non avere il bagaglio giusto per affrontare un mondo nuovo e saturo di proposte. La svolta si chiama Dove gli occhi non arrivano e prenderà il volo il 22 marzo prossimo, data scelta per l’approdo sul mercato.
Sono 13 i brani che daranno un seguito naturale a Io in terra nel 2017, già disco di platino, e all’EP con libro Ossigeno del 2018. Alla produzione dell’album anche Charlie Charles, che ha preso parte anche alla realizzazione della hit Soldi di Mahmood con la quale ha trionfato all’ultimo Festival di Sanremo.
Il suono è ricercato in ogni angolo del mondo, in particolare in Sud Africa, nella quale hanno incontrato una serie di musicisti che hanno peso parte al disco. Racconta Rkomi su Corriere:
“Siamo andati in Sud Africa per lavorare con dei musicisti bravissimi di Johannesburg, alla ricerca di un’espressione musicale originale. Ci siamo messi alla prova con delle jam session e Charlie è riuscito a entrare nella mia testa, capendo esattamente quello che volevo”.
Nel disco ci sono Elisa e Jovanotti, ma anche alcuni degli artisti che hanno ispirato la sua musica come Ghali, Sfera Ebbasta, Dardust e Carl Brave. La loro presenza non è casuale, dal momento che l’artista immaginava esattamente un’entrata di questo tipo da parte dei nomi coinvolti.
Dove gli occhi non arrivano è quindi un guardarsi indietro per essere capaci di andare avanti, con un occhio puntato verso le figure femminili che lo hanno circondato fin da quando è piccolo: “Non riesco a farne a meno, anche perché sono cresciuto fra le donne, con mia madre e le sue cinque sorelle, con mia nonna che ha cresciuto da sola sette figli, senza mai conoscere mio padre”.