“Stefani Germanotta non sarai mai famosa” ma Lady Gaga vince l’Oscar contro il bullismo adolescenziale

Chissà come si sentono oggi quei 12 che hanno bullizzato Lady Gaga solo perché sognava in grande...


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Stefani Germanotta non sarai mai famosa“: così al liceo i compagni di Lady Gaga erano soliti sfotterla e deridere i suoi sogni di diventare una cantautrice. La popstar, oggi vincitrice di un Oscar per la miglior colonna sonora per Shallow dal film A Star Is Born di cui è protagonista, ha subito diversi atti di bullismo quando era poco più che un’adolescente. Episodi che ha già raccontato in passato, ma che ora sono riemersi dopo quella statuetta impalmata con tale e tanta soddisfazione da avere il sapore di una rivincita contro tutti coloro che l’hanno messa alla berlina per il solo fatto di credere nel suo talento.

A tirare fuori uno screenshot di un vecchio gruppo chiuso su Facebook dal titolo “Stefani Germanotta non sarai mai famosa” è stata prima una fan di Gaga, dopo la sua vittoria agli Oscar 2019, e poi il Daily Mail, che ha pubblicato un articolo sulla vicenda.

Il gruppo risale agli anni tra il liceo e l’università in cui Lady Gaga, all’epoca nota solo col nome di battesimo Stefani Germanotta, ebbe a che fare con l’odio di uno sparuto gruppo di ragazzi che le aveva augurato di fallire nella rincorsa al suo sogno: una profezia, quella del piccolo club di haters online, che non poteva essere più fallimentare, visto che a soli 32 anni Gaga ha vinto un Oscar, un Grammy, un BAFTA e un Golden Globe tutti nello stesso anno, diventando la prima donna nella storia ad ottenere tutti questi riconoscimenti in una sola stagione dei premi.

Nella foto del profilo del gruppo, si riconosce una Germanotta giovanissima, dalla faccia pulita e dal sorriso ingenuo, accompagnata dal titolo bullizzante “Stefani Germanotta non sarai mai famosa”. All’epoca, quando l’uso dei social non era ancora invasivo come oggi, il gruppo contava solo una dozzina di iscritti, mentre dopo che è emerso in rete il numero degli iscritti è salito a oltre un migliaio, ma perlopiù si tratta di curiosi o di persone interessate a rimarcare i successi ottenuti da Gaga contro ogni malelingua.

Non è un caso che nel suo discorso di accettazione dell’Oscar per Shallow, dopo una struggente performance con la so-star e regista di A Star Is Born Bradley Cooper su cui tanto si sta vociferando, la popstar in lacrime abbia invitato tutti a seguire i propri sogni con sacrificio, disciplina e dedizione. Sono queste le qualità che, insieme al suo talento, l’hanno portata in poco più di dieci anni a fare la storia in quanto a premi vinti. Il “duro lavoro“, così l’ha chiamato Gaga, è la chiave del suo successo, arrivato dopo anni di soprusi più o meno gravi, dagli atti di bullismo a scuola allo stupro subito agli esordi di carriera.

Se sei a casa, e sei seduto sul tuo divano, e stai guardando questo adesso: tutto quello che devo dire è che questo è frutto di un duro lavoro. Ho lavorato duramente per molto tempo, non si tratta di vincere, non si tratta di arrendersi, se si ha un sogno, bisogna combatte per questo, non si tratta di quante volte si viene rifiutati, se cadi o fallisci, si tratta di quante volte ti alzi e con coraggio vai avanti.

Il ruolo di Ally, aspirante cantante di umili origini nel remake di A Star Is Born, ha contribuito a far riaffiorare i ricordi della sua ascesa nel mondo della discografia, come ha ricordato in un’intervista a People lo scorso autunno in occasione della première del film.

La differenza tra me e Ally è che quando ho deciso che avrei voluto diventare una cantante e cantautrice, ho subito iniziato a correre, trascinavo la mia tastiera in giro per New York e bussavo a tutte le porte. Ho davvero creduto in me stessa. Ally non è così, non crede in se stessa. È molto stanca dell’industria musicale e ha rinunciato ai suoi sogni. Quello che ho dovuto fare per interpretarla è stato tornare indietro alla mia infanzia, negli anni del liceo, quando ero vittima di bullismo e mi prendevo in giro per il fatto di avere grandi sogni, è lì che ho preso ispirazione. Ma penso di essermi spinta oltre perché mi sono fidato tanto di Bradley Cooper, sono stata vulnerabile, ho mostrato la vera me stessa.

Da sempre impegnata in campagne anti-bullismo con la sua Born This Way Foundation, Gaga si è più volte espressa sul tema provando a fare tesoro di quell’esperienza: nel 2017, in un video su Instagram realizzato per mostrare solidarietà a una giovane ragazza di nome Venice, la figlia di una donna con cui Gaga lavora, ha ricordato quanto sia difficile per una vittima di bullismo riprendersi da quel trauma.

Sono davvero, davvero triste sapere che Venice è vittima di bullismo a scuola. Lavoro molto nello spazio anti-bullismo e ho imparato che questo può davvero cambiare la crescita e la felicità dei bambini di tutto il mondo.

Un concetto ribadito in una recente intervista a Google, in cui Gaga ha sottolineato che “il bullismo ti accompagna per tutta la vita“, anche se oggi non porta rancore a chi l’ha presa di mira, probabilmente perché quell’esperienza l’ha fortificata e spinta a dare il massimo per raggiungere i propri obiettivi.