Il Re del Pop è stato di nuovo calpestato, negli ultimi mesi, per colpa del film di Dan Reed presentato al Sundance Film Festival, ma la BBC rilancia con un documentario alternativo a Leaving Neverland. Nel docufilm contestato e tuttavia adottato dalla HBO per la messa in onda sono riportate le testimonianze di Wade Robson e James Safechuck, che in quattro ore di pellicola raccontano i presunti abusi sessuali subiti da Michael Jackson, accuse che arrivano dopo la piena assoluzione del tribunale e nonostante i documenti dell’FBI che dimostrano la totale innocenza della voce di You’re not alone.
Soprattutto, Robson e Safechuck ritrattano le loro testimonianze dopo aver difeso il Re del Pop per tantissimi anni, e proprio su questo la Michael Jackson Estate vuole condurre la propria battaglia: i due ragazzi hanno rivisto le loro posizioni solamente dopo la morte del Re del Pop, ma non è tutto. La HBO nel 1992 aveva firmato una clausola con la popstar che la impegnava a non diffamarlo nelle programmazioni future, e con la trasmissione di Leaving Neverland l’emittente viola l’accordo stipulato. Per questo la fondazione intitolata alla stella di Little Susie ha citato in giudizio l’emittente e ha chiesto un risarcimento.
Dopo l’infernale polverone scatenato dal film diffamatorio di Dan Reed, la BBC ha annunciato i lavori su un documentario alternativo a Leaving Neverland. Michael Jackson: The Rise and Fall, questo il titolo del progetto, sarà diretto dal giornalista investigativo Jacques Peretti e – al contrario di ciò che ha fatto Dan Reed – sarà un focus sull’artista a partire dalla sua infanzia per poi passare dagli anni dei Jackson 5, per concludersi poi con la preparazione di This is it.
Il direttore di BBC Two Patrick Holland si è dichiarato entusiasta del progetto. Billboard ha riportato una dichiarazione: «Parlando con gli individui che lo hanno plasmato e che gli sono stati vicini, e guardando i momenti chiave della sua carriera che hanno avuto un profondo impatto su di lui, il film cercherà di disdire le circostanze, le polemiche e le accuse che continuano a circondarlo oggi». Il documentario alternativo a Leaving Neverland, dunque, potrebbe soffiare via la polvere sollevata dal docufilm di Dan Reed e spegnere per sempre i riflettori malvagi puntati sul Re del Pop.