Netflix potrebbe aumentare i prezzi anche in Italia? C’è questa possibilità, anche se non è detto si realizzi. Per il momento la società si è limitata a fare qualche piccolo scherzo ai nuovi clienti, proponendo loro un costo più alto rispetto a quello che versano gli attuali utilizzatori (ad alcuni è stata proposta la cifra di 16.99, ad altri di 17.99 euro).
Si tratta di un test, somministrato a campione (qualcuno lo ha visualizzato, e qualcuno no, secondo i criteri interni alla compagnia) per sondare il tasso di godibilità del servizio, e per capire se i futuri clienti sarebbero disposti ad accettare il pagamento di eventuali sovrapprezzi rispetto al listino odierno. Una volta confermata la sottoscrizione, la piattaforma darà la buona notizia agli utenti, informandoli che pagheranno 13.99 euro come tutti, almeno per adesso. La storia si ripete anche optando per PayPal come metodo di pagamento: l’addebito con prezzo maggiorato non scatterà in ogni caso, visto che il primo mese di utilizzo è gratuito.
La divisione italiana, in questo modo (di certo poco corretto, ma efficace ai fini preposti), potrà così sondare il terreno, e comprendere se i consumatori che verranno saranno disposti a pagare fino a 4 euro in più per aggiudicarsi le prestazioni offerte dal servizio. Al momento i rincari hanno riguardato solo il territorio statunitense, ma non è detto che i prezzi potranno aumentare anche in Italia, visti soprattutto questi continui test (era successo anche a luglio scorso), che poco spazio lasciano all’interpretazione.
Netflix ha fatto sapere che potrebbe anche non applicare mai gli importi maggiorati, anche se non lo ha escluso a priori. Per il momento è andata bene ai nuovi clienti, ma le cose potrebbero cambiare in futuro, e nemmeno ce ne stupiremmo tanto nel caso (con tutto il dispiacere che ne conseguirebbe).